Descrizione
Il legame tra Banham, Boyarsky, Price e Koolhaas ha attraversato metà secolo ed ha permesso di rileggere e dare continuità ad alcune istanze del Movimento Moderno e di non rifiutare il processo capitalistico occidentale identificato con l’avanzata tecnologica e le nuove esigenze della società.
L’intento anzi, era proprio quello di funzionalizzarne le contraddizioni, inserendo l’architettura come parte attiva del postmodernismo. Dalla Pop Art ai contrasti con Casabella diretta da Rogers, dalle sovrastrutture al desiderio dell’effimero, legami sogni e illusioni di una generazione protagonista del suo tempo.
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