Don Angelo gli ripeteva sempre le parole di Don Lorenzo Milani, “A che serve avere le mani pulite se si tengono in tasca?”. “Cara Mara, ora basta. Torniamo al lavoro. Le nostre mani devono occuparsi dei ragazzi”. “Certo Marco, allatto Jenny, che già sta protestando e sono di nuovo con te”.
Giuseppe Storti, giurista di professione, giornalista e scrittore per passione. Esperto in Comunicazione Politico-Istituzionale. Ha collaborato per decenni con «il Mattino» di Napoli. È stato direttore di numerosi giornali e portali. Ha pubblicato vari racconti e romanzi con diversi editori. Membro della 3C, Coordinamento Comunicatori per la cultura.
romgio2507 –
Non e’ facile trovare le parole giuste nel descrivere cosa ho provato nel leggerlo. Una storia semplice che in poche pagine abbatte luoghi comuni facendo emergere il vero spirito napoletano. Non il solito romanzo che descrive la Napoli da cronaca nera ma una Napoli con la sua voglia di riscatto e di rivincita. Immedesimarsi nei due protagonisti Marco e Mara e’ stato quasi naturale. Due ragazzi come tanti che pur venendo da due mondi diversi sono accomunati da un unico intento… L’amore per la loro città. Un romanzo da leggere se si ha voglia di respirare l’aria della Napoli pulita, vera.
Giovanni R.