Descrizione
Due cercatori di terre: due naufraghi o due esploratori condannati a confutare con le loro evidenze le obiezioni di geografi guidati solo da abitudini di esperienza e di pensiero. Questo potrebbe significare intendere Kant e Husserl come variazioni filosofiche delle vesti strappate di Robinson Crusoe.
A partire da questo pretesto letterario, i due saggi che compongono il volume intendono riflettere, come in un gioco di specchi, le posizioni reciproche di criticismo e fenomenologia sul nesso tra esperienza, mondo e ragione. Ne risultano il canto e il contro canto delle due voci della filosofia trascendentale, che sotto forma, rispettivamente, di geografia e di geometria, si rincorrono per costruire quello spazio del mondo a cui resta ancora vincolata la modernità dell’umano.
Autore
Maria Teresa Catena è docente di filosofia teoretica presso l’Università degli Studi di Napoli Fedrico II. Tra le sue pubblicazioni più recenti, <em>Corpo</em> (2006); <em>Tatto e costituzione della cosa nelle Lezioni husserliane del 1907</em> (2005). Ha curato l’edizione italiana di alcuni inediti di <em>Immanuel Kant, Inganno e illusione. Un confronto accadamico</em> (1998), e le <em>Annotazioni alle Osservazioni sul sentimento del bello e del sublime</em> (2002).
Felice Masi svolge attività di ricerca presso il dipartimento di Filosofia A. Aliotta dell’Università Federico II di Napoli. Tra le sue pubblicazioni: con M. Vicinanza, <em>Emergenza, rischio e decisione</em> (2004). Per questi stessi tipi sono in corso di pubblicazione gli inediti di Edmund Husserl, <em>Sulla Fantasia. Manoscritti</em> (1918-1924).
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