Descrizione
Il profondo cambiamento nelle strutture sepolcrali e nella concezione dello spazio funerario che si verifica nel passaggio dall’Antichità al Medioevo è frutto di un lungo processo che pone le radici nella Tarda Antichità. Questo studio ha l’obiettivo di definire, nel caso di Napoli, le modalità e le tappe di questa trasformazione. A partire da un’ampia e dettagliata documentazione relativa alle evidenze funerarie neapolitane dalle origini al VI-VII sec. d.C., presentata nel catalogo in appendice, si focalizza l’analisi sulla distribuzione delle sepolture, le tipologie tombali e gli usi funerari attestati in città tra l’età imperiale e il Tardo-Antico, indagandone il significato in rapporto all’evoluzione urbanistica, agli insediamenti nel territorio, alla viabilità.
Maria Amodio è dottore di ricerca in Scienze archeologiche e storico-artistiche e in Storia. Specializzata in Archeologia Classica presso l’Università Federico II di Napoli e in Archeologia Cristiana presso il Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana di Roma, ha partecipato a missioni archeologiche in Siria (Tell Barri) e Francia (Javols). Da vari anni concentra le sue ricerche su Napoli in età romana e tardo-antica, i cui risultati hanno dato luogo a numerose pubblicazioni scientifiche.
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