Descrizione

Sulla scia di un percorso già segnato da appuntamenti importanti e coinvolgenti istituzioni e studiosi italiani e stranieri, centri di studi specializzati, il Volume che qui si presenta raccoglie i contributi del Convegno Internazionale di Studi dedicato a: Lévinas e la cultura del XX secolo, tenutosi a Napoli tra il 10 ed il 12 aprile 2000: G. Lissa, S. Trigano, I. Kajon, E. Méir, S. Petrosino, E. D’Antuono, M. Signore, M. Zarader, D. Cohen-Lévinas, J. Colette, E. Baccarini, D. Banon, P. Amodio, E. Arseneva, è. Levine, F. Ciaramelli, M. Caporale, G. Giannini.
Lévinas e il XX secolo: il secolo della rivoluzione bolscevica, dello stalinismo e del nazismo; il secolo della «guerra civile europea»; il secolo della morte (o della trasfigurazione?) dell’Europa; il secolo del primato americano; il secolo della mondializzazione dell’economia e della tecnica. Secolo infine dell’avvento del policentrismo e delle multiculturalità. Ma il secolo, anche e soprattutto, del primato se non dell’assolutezza della politica. Il secolo, dunque, di un umanesimo disposto a identificare l’uomo esclusivamente come potenza. Secolo smarritosi, perciò, fin troppo spesso, sui sentieri interrotti della violenza, delle violenze, generate dai progetti di dominio messi in campo da volontà nazionali, quasi sempre irrigiditesi nella realizzazione di sistemi di controllo totale sulla vita degli individui, dei gruppi, delle società, delle quali erano espressione.
Secolo sedotto da una razionalità intesa unicamente come capacità di calcolo, capacità di dare, a chi dimostrava e dimostra di saperla adoperare, il successo e il potere. Secolo desti nato a sperimentare, nella notte di Auschwitz e di Kolyma, come nell’abisso catastrofico di Hiroshima e Nagasaki, oltre che in tutte le realtà concentrazionarie che dall’inizio alla fine lo hanno attraversato, in un’impressionante disseminazione che non ha ignorato nessun continente, la stretta mortale di un’impresa volta contro l’umano, destinata a mettere in crisi l’umanesimo occidentale, investendo con una forza di scuotimento decisiva il suo fondamento. Della crisi di quest’umanesimo Lévinas non è stato soltanto uno dei tanti testimoni: egli ne ha colte anche le più intime ragioni. E questo gli ha consentito di andare oltre quella crisi. Necessità ultima, quindi, di uscita dal XX secolo gravata di un fardello che, nella sua ineliminabilità, può costituire stimolo per un ripensamento radicale degli orizzonti di lavoro e delle categorie riflessive della filosofia occidentale. Un nuovo inizio, in altri termini, di cui l’opera e il pensiero di Emmanuel Lévinas possono costituire la pietra angolare: in ciò, sicuramente, il motivo principale per il quale, nei diversi contributi, Lévinas è messo a confronto con i maggiori esponenti degli orientamenti filosofici contemporanei, da Husserl e Heidegger al pensiero cristiano, da Cohen e Buber a Bloch e Ricoeur, passando per Kierkegaard, Rosenzweig e Leibovitz. Ecco lo scopo di un progetto, nato nel 1997 con il Congresso Internazionale e il relativo Volume degli Atti, La Sho’ah tra interpretazione e memoria, ispirato dalla convinzione che le esperienze tragiche del XX secolo, richiedano necessariamente un approccio critico e interrogante. Un progetto che, con la realizzazione e pubblicazione del presente Volume, registra una sua ulteriore e significativa tappa. Un ringraziamento doveroso va perciò a Enrico Isacco Rambaldi, Direttore del «Centro di judaica Goren-Goldstein – Università degli Studi di Milano» e a Shmuel Trigano del Collège des Étude Juives de l’Alliance Israëlite Universelle de Paris, che con noi si sono assunti il carico dell’organizzazione e senza la cui amicizia e preziosa collaborazione questo e gli altri progetti realizzati non sarebbero stati possibili.
Ci sia consentito, infine, rivolgere un pensiero all’amico Jacques Rolland – che con la solita maestria aveva partecipato al nostro Convegno con un intervento intitolato De la persistance: Sartre, Adorno et Lévinas – prematuramente scomparso prima che potesse ultimare il suo contributo. Alla sua memoria questo libro è dedicato.