Descrizione
L’idea di bonheur è una delle chiavi principali per penetrare l’intreccio e le prospettive etico-sociali tra XVII e XVIII secolo. Chiaramente distinta, dagli stessi teorici, in senso linguistico, semantico e concettuale, dalla nozione di felicità (che richiama mondi mitici e metafisici), l’idea di bonheur, che indica un orientamento particolare del problema del benessere umano in senso individuale e collettivo, percorre l’antropologia moderna quale luogo ove rimisurare il destino solitario dell’uomo e la sua possibilità mondana, per diventare il criterio della nuova organizzazione sociale, economica e politica della civiltà dei lumi. Questo volume procede dunque a una ricognizione della parabola del bonheur individuando le caratteristiche, i tempi e le modalità con i quali si è configurata nell’arco di due secoli, e disegna poi il significato specifico che tale nozione ha assunto nei suoi principali interpreti, da Saint-Évremond a Fontenelle, da Voltaire a Diderot fino all’abate Galiani.
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