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Leonardo Di Mauro Professore Ordinario di Storia dell’architettura dal 2001 (in quiescenza dal primo novembre 2018) presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II. Direttore dal novembre 2004 all’ottobre del 2010 del Dipartimento di Storia dell’architettura e Restauro; negli stessi anni membro del Senato Accademico e poi del Consiglio di amministrazione dell’Ateneo Federiciano; per un breve periodo tra il 2005 e il 2006 Direttore del Centro Interdipartimentale di Ricerca sull’Iconografia della Città europea dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. Dal 1994 al 2014 è stato anche docente presso la Facoltà di Lettere dell’Università degli Studi di Napoli Suor Orsola Benincasa. Presidente dal 15 ottobre 2018 e fino al 2022 dell’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori di Napoli e Provincia. La sua attività di ricerca, oltre che alla Storia dell’architettura propriamente intesa, si è rivolta in altre due direzioni: la Storia urbana dell’Italia Meridionale e della Sicilia, l’Immagine della città e del paesaggio attraverso le relazioni dei viaggiatori, le guide e le vedute con particolare attenzione a Napoli e al paesaggio della Campania. Socio dal 1998 della Società Nazionale di Scienze, Lettere e Arti in Napoli nell’Accademia di Archeologia, Lettere e Belle Arti di cui è attualmente Segretario. Presidente della sezione Campania dell’Istituto Italiano dei Castelli. Membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione culturale Ezio De Felice. Membro del Consiglio scientifico del Palazzo Reale di Napoli. Mario Guarino - DiARCH – Dipartimento di Architettura, Università degli Studi di Napoli “Federico II” - Professore aggregato di Economia ed Estimo ambientale (dal 2006-07 al 2009-10) - Docente a contratto presso il Master di II livello in Progettazione e pianificazione sostenibile delle aree portuali per gli insegnamenti di Valutazione economica dei piani e progetti (2010/11) e di Valutazione d’impatto immobiliare dei piani e progetti (2012/13) La conoscenza della pianificazione in Gran Bretagna attraverso un viaggio di studio nelle New Towns (Urbanistica e pianificazione in Gran Bretagna, Giannini Editore, 1973) e la partecipazione ad un concorso per la redazione del PRG di Minturno – 1° premio – (Minturno l’infrastruttura urbana e i lineamenti di piano, estratto da Rassegna ANIAI, n. 3-4, 1980) sono rilevanti nella sua formazione. Ha, poi, orientato i suoi interessi alla disciplina dell’Estimo. Tra le sue pubblicazioni: Il costo del recupero edilizio. Procedimenti di stima misti (Arte Tipografica, 1996); La stima dei prezzi edonici nel centro antico di Napoli (Giannini Editore, 2007); I prezzi edonici a Napoli nell’area di Chiaia (Giannini Editore, 2009); La stima del valore d’uso degli spazi pubblici nelle aree urbane («Aestimum», n. 63, dicembre 2013); Il valore del paesaggio a Posillipo tra ambiente naturale e costruito («Aestimum», n. 71, dicembre 2017); Nel ricordo di Corrado Beguinot (Collana ricerca e documentazione. Fondazione Aldo della Rocca, vol. 8, Aracne, 2019, pp. 169-171).
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Nel libro l’Oggetto decorato di Clara Fiorillo vengono analizzati i meccanismi compositivi dell’arte del decorare. L’attenzione è rivolta, in particolare, alle trasformazioni che subiscono i segni grafici nel passaggio dal disegno su carta alle figurazioni sul corpo plastico di un oggetto in ceramica. Si scopre che gli oggetti grandi, come un’opera architettonica, e quelli piccoli, come un oggetto di uso quotidiano, a ben vedere soggiacciono alle medesime regole compositive e ai medesimi principi estetici.
L’indagine parte dalla rilettura degli antichi trattati di Vitruvio, di Francesco Milizia e di Quatremère de Quincy, soffermandosi, in particolare, sulle espressioni capricciose e bizzarre dell’arabesco, per approdare agli scritti sulla decorazione di filosofi e studiosi come Hogarth, Schiller, Semper, Riegl, Šklovskij, Lukács, Benjamin, Barthes, Bachtin, Chastel, Adorno e Pagano.
Le differenti prospettive teoriche e metodologiche assumono corpo ed evidenza, in questo volume, soprattutto attraverso l’analisi dell’opera grafica e ceramica dell’architetto ed artista Geppino Cilento, che ha sperimentato forme, figure e colori nei laboratori di una capitale della ceramica, Vietri sul mare.
Il libro intreccia, dunque, teoria e prassi, per mostrare come il desiderio di decorazione, come scrisse Pagano, sia perennemente moderno ed attuale quando è desiderio di poesia e di bellezza.
Clara Fiorillo è Professore di Scenografia e di Architettura degli interni presso il Dipartimento di Architettura (DiARC) dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. Fa parte del Collegio dei Docenti del Dottorato in Scienze Filosofiche (Ateneo Federico II di Napoli). Ha ideato, con Geppino Cilento, il TUM! Teatro Universitario Mobile e ha scritto testi per un teatro “didattico”. Ha pubblicato numerosi libri e saggi sul progetto della scena teatrale e sull’architettura e ha collaborato con quotidiani, periodici e riviste scientifiche. Giornalista pubblicista, nel 1978 ha fondato e diretto il periodico meridionale di cultura e attualità femminista Mille e una donna.
Ha operato, inoltre, nel campo della grafica e della ceramica, sperimentando tecniche artistiche di incisione ed ha realizzato manifesti, illustrazioni di libri e di riviste, nonché figure per il teatro d’ombre. Ha pubblicato, infine, due brevi racconti illustrati con i propri disegni. Per la R.A.I. ha realizzato sia programmi radiofonici che televisivi. È autrice del radiodramma C’era una volta la folla (R.A.I. – Radio Due, 1982), poi messo in musica da Livio De Luca e rappresentato come Kammeroper (2003).
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Vittorio Pandolfi (Napoli 1931) grafico, designer e fotografo, fonda negli anni ’60 con Bruno Di Bello lo Studio DP2, ha insegnato Progettazione Arte della stampa all’Istituto Statale d’Arte Filippo Palizzi (dal 1962 al 2000).
Barbara Bergaglio (Torino 1971) si occupa di archivi fotografici dal 1996, è responsabile del progetto Archivi di CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia, insegna Storia della Fotografia e Archivi fotografici presso l’Università degli Studi di Torino.
Giovannangelo De Angelis (Ischia 1973), architetto, fondatore e presidente dell’associazione PIDA - Premio Internazionale Ischia di Architettura che dal 2008 organizza l’omonimo premio.
Leonardo Di Mauro (Milano 1948) Professore ordinario di Storia dell’architettura. I suoi studi sono stati rivolti anche alla Storia della città e del paesaggio attraverso la cartografia, le vedute, i resoconti di viaggio e le guide.
Maria Antonella Fusco (Napoli 1954), storica dell’Arte, già dirigente dell’Istituto Centrale per la Grafica, ha insegnato Storia e tecnica della Fotografia presso l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli dal 1994 al 2014.
Donatella Pandolfi (Napoli 1962) docente di Design del Libro, si occupa di fotografia e restauro, curatrice dell’Archivio Fotografico Vittorio Pandolfi.
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La casa di M. Epidio Rufo è una delle più prestigiose architetture domestiche della città di Pompei, costruita nel II sec. a. C. ad imitazione dei grandi complessi palaziali ellenistici. Caratteristico l’atrio-peristilio a sedici colonne, unico a Pompei, ed una decorazione scultorea in tufo che richiama figure e motivi dionisiaci, in perfetta assonanza con l’ambiente socio-economico e religioso della gens che l’abitava, di stirpe osca antica e di provenienza nocerina. Dott. Alessandro Gallo, anni 82, Archeologo, ha partecipato negli anni ’80 dello scorso secolo a tutte le campagne di scavo, della Villa romana del “Naniglio” di Gioiosa Jonica (RC) guidate dal Prof. Alfonso de Franciscis dell’Università Federico II di Napoli. A Pompei ha condotto indagini stratigrafiche nella Regio I e nella Regio IX della città, che hanno fornito utilissimi dati per la conoscenza delle fasi storiche più antiche, sia sotto il profilo urbanistico che economico-sociale, nonché per la conoscenza dei culti più arcaici degli abitanti (area sacra arcaico-ellenistica nell’insula 1 della Regione IX). Al suo nome figurano numerose pubblicazioni su Riviste scientifiche concernenti i predetti argomenti, nonché alcune monografie dedicate alle più importanti realtà edilizie abitative di carattere privato.
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Nel volume sono contenuti i saggi di studiosi ed esperti della conservazione integrata, rappresentazione, monitoraggio, restauro, economia della conservazione, presentati nei Congressi internazionali, da me promossi ed organizzati nel 2017 e 2018, con il Patrocinio del Dipartimento di Architettura (DiARC), della Scuola di Specializzazione in Beni architettonici e del Paesaggio (SSBAP), del Centro Interdipartimentale di Ricerca in Urbanistica ‘Alberto Calza Bini’ (Università degli Studi di Napoli ‘Federico II’); e del Comitato Italiano ICOMOS, al fine di sviluppare la cooperazione scientifica tra i vari specialisti per ampliare il ‘cantiere della conoscenza’ del patrimonio culturale anche all’apporto dell’innovazione tecnologica e del monitoraggio costante passando, poi, all’approfondimento diagnostico per ‘rimettere al centro’ il progetto architettonico e di restauro. Attraverso il continuo e proficuo confronto interdisciplinare, che prosegue da ventotto anni nel solco tracciato da Roberto Di Stefano, si è ancora accresciuto l’intenso e stimolante lavoro di ricerca nel quale confluiscono esperienze diverse (dallo studio storico al rilievo, dall’esame morfologico e dimensionale all’analisi delle caratteristiche statiche, dei materiali e delle strutture, dalle verifiche della fattibilità economica e giuridica alla formulazione dei criteri rispondenti ai principi della conservazione). Gli avanzamenti di tale ricerca sono in questo volume documentati per la diffusione e la divulgazione, in particolar modo, agli allievi ed ai giovani ricercatori, molti dei quali partecipanti attivamente ai Simposi citati, che hanno costituito la forza trainante e lo stimolo per la pubblicazione delle nuove acquisizioni scientifiche.
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Salvatore Costanzo, architetto libero professionista e storico dell’arte, promuove numerosi studi edilizi e urbanistici attraverso la ricerca continua su interventi a scala urbana e territoriale, sviluppando collaborazioni con enti e professionisti italiani. La sua attività è incentrata nell’arco di oltre trent’anni su più fronti: dai processi partecipati inerenti la pianificazione urbanistica, alle tematiche che riguardano la sostenibilità ambientale. Nelle sue prime esperienze progettuali ed editoriali (1983-89) si è occupato di temi di grande significato sociale come il recupero degli spazi di cava della fascia dei monti Tifatini.