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Che cos’è “Propaganda”? Un tema più che attuale nella società odierna del villaggio globale, eppure se ci si riflette, non si riesce a dare una definizione precisa su che cosa essa sia. Una delle domande fondamentali che bisogna porsi nel tentativo di rispondere a questo spinoso quesito è: quando e come ha avuto inizio il processo di questo draconiano meccanismo nella società dei Mass Media? Attraverso un’analisi combinata delle tesi di Kracauer, Adorno, Horkheimer e Taylor, assieme ad una ricostruzione storica e culturale di quei processi che hanno portato alla genesi dell’infausta industria propagandistica tedesca, è possibile dare una risposta a questi quesiti. Luca Ruggieri (Napoli, 1999) giovane laureato presso la Federico II di Napoli, attualmente studente magistrale all’Università degli Studi di Torino. Ha intrapreso un percorso di ricerca sull’emergente concetto dell’Everyday Aesthetics in collaborazione con Adam Jaroslaw Andrzejewski (professore all’Università di Varsavia, attualmente a Torino). Angelo Zotti (Ischia, 1972) è avvocato e professore associato in Sociologia giuridica, della Devianza e del Mutamento sociale presso l’Università degli Studi della Campania ‘Luigi Vanvitelli’, dove insegna Sociologia generale, Sociologia del Turismo e Sociologia dei Sistemi sociali. Si è occupato, sin dal conseguimento del Dottorato di ricerca, di temi legati al rapporto tra soggettività, norme e azione sociale, rivolgendo particolare attenzione allo studio dell’opera e del pensiero di Max Weber e Georg Simmel. È autore di numerosi saggi e articoli pubblicati in riviste specializzate, oltreché del volume Il soggetto multiplo. Individui e modelli dell’azione sociale, edito per i tipi della ESI.
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L'autore ha rievocato il passato in una Europa signoreggiata dalla pirateria ed il Mediterraneo dominato dai "ladroni del mare", tra il XVI e il XIX secolo. Il volume offre la biografia di alcuni frati dell'Ordine Cappuccino napoletani che tra gli "schiavi Cristiani" hanno dimostrato la loro personalita' sacerdotale, affermando nella sofferenza fisica la perfezione evangelica ai fratelli caduti in schiavitu' dei pirati.
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La casa di M. Epidio Rufo è una delle più prestigiose architetture domestiche della città di Pompei, costruita nel II sec. a. C. ad imitazione dei grandi complessi palaziali ellenistici. Caratteristico l’atrio-peristilio a sedici colonne, unico a Pompei, ed una decorazione scultorea in tufo che richiama figure e motivi dionisiaci, in perfetta assonanza con l’ambiente socio-economico e religioso della gens che l’abitava, di stirpe osca antica e di provenienza nocerina. Dott. Alessandro Gallo, anni 82, Archeologo, ha partecipato negli anni ’80 dello scorso secolo a tutte le campagne di scavo, della Villa romana del “Naniglio” di Gioiosa Jonica (RC) guidate dal Prof. Alfonso de Franciscis dell’Università Federico II di Napoli. A Pompei ha condotto indagini stratigrafiche nella Regio I e nella Regio IX della città, che hanno fornito utilissimi dati per la conoscenza delle fasi storiche più antiche, sia sotto il profilo urbanistico che economico-sociale, nonché per la conoscenza dei culti più arcaici degli abitanti (area sacra arcaico-ellenistica nell’insula 1 della Regione IX). Al suo nome figurano numerose pubblicazioni su Riviste scientifiche concernenti i predetti argomenti, nonché alcune monografie dedicate alle più importanti realtà edilizie abitative di carattere privato.
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AGONISTICA A NAPOLI E IN ITALIA
Elena Miranda De Martino, Concorsi alla greca nel mondo romano: il ruolo di Neapolis DOI: 10.32092/1056 Federico Rausa, Memorie dei Sebasta nelle fonti antiquarie" DOI: 10.32092/1057 Eduardo Federico, Dalla lampas di Diotimo ai Sebasta? A proposito di ‘continuità’ nella storia di Napoli antica DOI: 10.32092/1058 Emanuela Spagnoli, Simboli con la fiaccola sulla moneta di Neapolis DOI: 10.32092/1059 Claudio Buongiovanni, Tra Roma e la Grecia: poesia, agoni e propaganda a Napoli in età flavia DOI: 10.32092/1060 Elena Miranda De Martino Senatori di età flavia e Sebasta di Napoli DOI: 10.32092/1061 Diva Di Nanni, Attori e musicisti ai Sebasta di Napoli DOI: 10.32092/1062 Heather L. Reid, Flavia Thalassia e i valori dell’atletica femminile antica DOI: 10.32092/1063 Francesco Pio Ferreri, L’agonistica neapolitana nei documenti figurativi di età imperiale DOI: 10.32092/1064 Angela Palmentieri, Reimpieghi e memoria delle testimonianze agonistiche a Napoli DOI: 10.32092/1065 Marco Giglio, Giochi atletici a Cuma tra il II ed il I a.C.: i dati archeologici DOI: 10.32092/1066 Giuseppe Camodeca, Un circus sulla fiaschetta vitrea di Brescia e lo stadium di Puteoli DOI: 10.32092/1067 Costanza Gialanella, Silvia Romano, Lo Stadio di Antonino Pio e gli Eusebei DOI: 10.32092/1068 Maria Letizia Caldelli, Agoni alla greca in Occidente (in Italia): il contributo dei mosaici di età imperiale DOI: 10.32092/1069AGONISTICA OLTRE NAPOLI: MODELLI E PARALLELI
Lucia D’Amore, “Essere cari ad Ermes e Eracle”. Efebia, atletismo sportivo e agoni pubblici in epoca ellenistica e imperiale DOI: 10.32092/1070 Alessandra Manieri, Fanciulli musici e classi di età negli agoni poetico-musicali greci DOI: 10.32092/1071 Sara Adamo, La prodigiosa vittoria di Eunomo a Delfi. Nuovi itinerari per la citarodia locrese DOI: 10.32092/1072 Vittorio Saldutti, Temistocle e i nothoi del Cinosarge. Il ginnasio tra integrazione ed esclusione DOI: 10.32092/1073 Francesco Guizzi, Agoni a Hierapolis di Frigia e Laodicea sul Lico. Due note DOI: 10.32092/1074 Paolo Cimadomo, Erode il Grande e la politica augustea in Oriente DOI: 10.32092/1075 Lucia Criscuolo, Documenti agonistici dall’Egitto romano recentemente pubblicati DOI: 10.32092/1076AGONISTICA E MEMORIA MODERNA
Giancarlo Abbamonte, La riscoperta delle attività agonistiche nel XVI secolo: Gerolamo Mercuriale e i problemi etici connessi all’attività ginnica DOI: 10.32092/1077 Ginette Vagenheim, La figura dell’atleta nelle Antichità romane di Pirro Ligorio (1512c.-1583) DOI: 10.32092/1078