-
Dacia Maraini è una delle più note scrittrici italiane ed una delle scrittrici italiane più note nel mondo. Ha pubblicato oltre 50 libri, tra romanzi, racconti e poesie, ed è tradotta in quasi tutti i paesi del mondo. Il suo principale editore è Rizzoli, le è stato dedicato un Meridiano dalla Mondadori. Il teatro è una delle sue grandi passioni, alla quale ha dedicato testi e libri. È sempre in viaggio, incontra, di continente in continente, migliaia di suoi appassionati lettori, molto spesso giovanissimi, ai quali, con grande semplicità e generosità, non smette di raccontare il senso della vita, delle storie, delle parole. Presiede il Premio Elsa Morante e, da diversi anni, è candidata al Nobel. a cura di Tiuna Notarbartolo e con un’intervista di Eugenio Murrali
-
La cucina è una metafora della storia e della vita. Attraverso le leggende ed i racconti delle ricette si esprime spesso l’animo di un popolo. Partenope rappresenta il luogo della integrazione e della diversità che si unisce nella ricerca del bello e del gusto. In questo piccolo libro sono illustrate le origini, spesso leggendarie, di alcuni dei piatti della cucina napoletana.
Antonella Fabbricatore è una animatrice culturale, giornalista ed autrice teatrale, che opera a Giugliano in Campania mediante una associazione (Sipes) ed un giornale (Terra mia). Fa parte di 3C, Coordinamento dei Comunicatori della Cultura.
-
Marina Tagliaferri, amatissima dal pubblico italiano per essere una delle protagoniste della fiction televisiva di Rai 3 “Un posto al sole”, dona al suo pubblico un libro che racconta scena e retroscena della sua lunga ed intensa carriera teatrale, narrando, con piglio vivace, travolgente e autentico, storie, ricordi, trucchi e modalità di quello che lei chiama il mestiere più bello del mondo. È il lungo racconto di una carriera, ma anche di una passione e di vita, tanto più universale quanto più nasce dalla sua vicenda personale. Racconta di quelle “sliding doors” che sono nell’esistenza di ciascuno, di quelle scelte, spinte dalla folle passione, e che poi ti cambiano la vita. La recitazione è uno dei pochi modi per entrare in connessione con la parte più profonda di noi, il nostro ‘SE’. In questo ‘SE’ in realtà, c’è tutto quello di cui avremmo veramente bisogno. Può curarci il corpo e l’anima. Lo studio, l’Accademia, le tournées: i capitoli si susseguono veloci, dando spazio anche ai numerosi incontri con personaggi speciali, da Carmelo Bene a Vittorio Gassman, da Paola Borboni a Giorgio Albertazzi, a tanti, tanti altri. E nel finale trova spazio anche la sensazionale esperienza di ‘Un posto al sole’. Marina Tagliaferri nasce a Roma il 13 dicembre. Entra giovanissima all’Accademia Nazionale d’arte Drammatica “Silvio d’Amico”. Lavora per quindici anni quasi esclusivamente in teatro, con grandi interpreti quali Carmelo Bene, Vittorio Gassman, Giancarlo Sbragia, Enrico M. Salerno, Gabriele Lavia, Giorgio Albertazzi e tanti altri. Approda poi alla televisione con fiction di successo tra cui “Un cane sciolto”, “I ragazzi del muretto”, “Un prete tra noi” ed altre ancora. Contemporaneamente si occupa con passione del doppiaggio dando la sua voce ad attrici del calibro di Meryl Streep. Nel 1996 inizia l’avventura della prima soap opera italiana “Un posto al sole” che la vede ancora oggi protagonista nel ruolo di Giulia Poggi. Nel 2024 festeggia i 50 anni di carriera.
-
EsauritoL’ottavo volume della collana di SRM Un Sud che innova e produce è dedicato alle tematiche ambientali ed alla bioeconomia, due aspetti sempre più centrali nelle politiche europee e nel dibattito comune. La transizione imposta dalle visioni emergenti, e che detta parametri di sostenibilità e tutela ambientale ai vecchi paradigmi produttivi, avrà un notevole impatto sul territorio europeo, italiano e meridionale. Lo studio parte da un’analisi della questione ambientale, della dimensione economica e dei relativi interventi di policy per arrivare a stimare il ruolo ed il valore della filiera bioeconomica del Sud. Si approfondisce quindi, attraverso il doppio canale desk e field, la relazione tra Ambiente e Territorio che caratterizza il Mezzogiorno, focalizzandosi sul valore economico delle produzioni eco-friendly all’interno del sistema produttivo dell’area per poi evidenziarne i legami produttivi generati dalle attività bio-based ed i loro effetti di di fusione interregionale sull’economia complessiva delle regioni. Arricchisce lo studio l’approfondimento su alcuni comparti chiave della Bioeconomia per il Mezzogiorno come la “Farmaceutica e scienze della vita”, l’“Agroalimentare” e le “Bioenergie e biocarburanti”. Si evidenziano, inoltre, interessanti potenzialità di crescita degli ambiti legati alle nuove tecnologie energetiche, nonché le aree di miglioramento, rispetto anche al contesto nazionale ed internazionale, dimostrando come la Green Economy può davvero favorire lo sviluppo del Mezzogiorno e ridurre il divario con il resto del Paese.
-
"La mia vita, la vita di una donna, è un perenne sacrificio: è una vita che s’immerge in quella dell’altro, finisce in quella dell’altro, come un guanto in una mano."
“Una Donna” è un romanzo che ha segnato la storia della letteratura italiana del XX secolo. Scritto da Sibilla Aleramo, questo poderoso racconto è un viaggio profondo nell’anima di una donna in cerca di identità, indipendenza e libertà in un mondo tradizionalmente dominato dagli uomini. Attraverso le parole appassionate e l’onestà disarmante di Aleramo, esploriamo il conflitto tra il desiderio di realizzazione personale e le aspettative sociali dell’epoca. Questa opera, ancora oggi, risuona con la forza della sua testimonianza e continua a ispirare e provocare riflessioni sulle sfide della condizione femminile.
Sibilla Aleramo, pseudonimo di Rina Faccio, è stata una famosa scrittrice e femminista italiana nata nel 1876 ad Alessandria. È conosciuta per essere stata una voce influente nel movimento femminista italiano del XX secolo. Aleramo ha contribuito con articoli e saggi sulla condizione delle donne e sulla loro lotta per i diritti. La sua vita è stata caratterizzata da relazioni complesse e matrimoni falliti. Il suo impegno nella promozione delle questioni di genere ha avuto un impatto duraturo sulla società italiana. Sibilla Aleramo è scomparsa nel 1960, ma il suo lascito letterario e femminista continua a influenzare e ispirare.
-
Salvatore Costanzo, architetto libero professionista e storico dell’arte, promuove numerosi studi edilizi e urbanistici attraverso la ricerca continua su interventi a scala urbana e territoriale, sviluppando collaborazioni con enti e professionisti italiani. La sua attività è incentrata nell’arco di oltre trent’anni su più fronti: dai processi partecipati inerenti la pianificazione urbanistica, alle tematiche che riguardano la sostenibilità ambientale. Nelle sue prime esperienze progettuali ed editoriali (1983-89) si è occupato di temi di grande significato sociale come il recupero degli spazi di cava della fascia dei monti Tifatini.
-
Il conteggio delle vittime continuamente aggiornato e la cronaca quotidiana dei femminicidi possono renderci ciechi rispetto ai fattori profondi del fenomeno e alle conseguenze drammatiche sui cosiddetti “orfani speciali” e sull’infanzia vittima di violenza assistita. Contare, infatti, non è come narrare. Con questa indagine qualitativa, abbiamo voluto ascoltare i racconti di chi, elaborando il proprio dolore, tenta di risalire sulla barca rovesciata dalla tempesta per riprendere a navigare nel mare della vita. Le interviste raccolte ci parlano di vulnerabilità, di solitudine, ma anche di resilienza, richiamando la società a un dovere di riconoscimento, di solidarietà, di giustizia e di cura.
Interventi di: Serena Cappuccio, Virginia D’Angelo, Rosa Di Matteo, Maria Ilaria Incitti, Clara Pappalardo, Milena Pugliese, Daniela Rubbinacci, Maria Antonietta Selvaggio (curatrice).
-
Un traumatico e inaccettabile tradimento, spingerà Gagga, il protagonista della storia, a lasciare la sua terra e a intraprendere un lungo e avventuroso viaggio alla ricerca di se stesso.
La vicenda ha inizio a Napoli nei primi anni novanta e si svolgerà prevalentemente in Spagna, per poi concludersi, con sorpresa finale, nuovamente nel capoluogo partenopeo.
Gagga, al secolo Mimmo Torani, è un tranquillo uomo comune che cerca, disperatamente, di sfuggire alle ombre opprimenti del passato. Questo suo continuo vagare lo porterà a scoprire l’esaltante ebbrezza dell’amore e a fare conoscenza con un’infinità di personaggi carichi di umanità, ma non mancheranno anche amarezze ed atroci dolori che sono l’inevitabile ma necessario condimento della vita di ogni essere umano.
Giuseppe Silvestri, nasce a Napoli nel 1954 inizia il suo percorso lavorativo nella scuola che, suo malgrado, lascerà poi qualche tempo dopo per un impiego in un istituto di credito. Agli anni dell’insegnamento dedicherà il nostalgico “L’aeroplanino di carta”, racconto pubblicato nel 2020, che narra, appunto, della sua personale esperienza di giovane maestro elementare.
Influenzato dai romanzi di Jack Kerouac, dalla Beat Generation, dal jazz e dal teatro classico napoletano, si dedica intensamente al teatro ed alla poesia, le sue più grandi passioni. Dà vita, così, ad una nutrita produzione di poesie, racconti, monologhi e commedie teatrali che vengono rappresentate con un discreto successo. Di carattere allegro ed estroverso, continua tutt’oggi le sue attività culturali nonostante la cecità, sopravvenuta a causa di una grave forma di miopia maligna.
-
Un ex Garante dei diritti degli animali, il primo del centro sud, una figura nuova che ha cambiato molte cose nel campo dei rapporti tra volontariato e istituzioni, si prende un momento sabbatico a una fiera dei fiori nell’Orto Botanico della sua città. Ma, mentre respira aria pulita tra le rose, una fotografia di orrore la raggiunge sul telefonino: in tempo reale, due volontarie hanno trovato una cagnolina nelle mani di due malfattori con un coltello tra le mani. Comincia da quel momento un percorso di “sanificazione” della cattiveria umana, fatto di cura, di amore, di conoscenza e soprattutto di rispetto tra due specie diverse ma simili in tante cose. Una storia vera che ha fatto il giro d’Italia toccando i cuori di moltissime persone. STELLA CERVASIO Stella Cervasio, per quarant’anni vicecaposervizio di “Repubblica”, prima cronista poi critico d’arte, ha lavorato a Milano, a Roma e a Napoli senza mai perdere i contatti con le proprie radici di studiosa di antichità e di arte e con i diritti degli animali, di cui è attivista da anni, presiedendo l’associazione nazionale Animal Day Aps. Ha scritto per Giannini il “Sorso”, “Babas, memorie di un cane rosso” dedicato a un altro suo cane speciale che le ha insegnato molto della vita.