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  • Esaurito

    Il volume analizza diversi aspetti della morfologia verbale di un corpus di documenti notarili del IX secolo, conservati nell’Archivio della Badia della S.ma Trinità di Cava de’ Tirreni. La ricerca concilia l’esame della dimensione sincronica e strutturale delle forme rilevate con una prospettiva diacronica, attraverso la quale i fenomeni presenti nei testi sono collocati nella storia del latino e nelle dinamiche della transizione dal latino alle lingue romanze. In quest’ottica, alla luce dei dati considerati, è analizzato il rapporto tra invarianza e variazione, continuità e discontinuità con una metodologia che tiene conto, oltre che di fattori linguistici, di coordinate di tipo extra-linguistico. Particolare attenzione è dedicata alla riflessione relativa all’impatto della variazione e del polimorfismo sugli esponenti, le proprietà morfologiche e le alternanze paradigmatiche.

    Simona Valente è professoressa associata di Glottologia e Linguistica presso l’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”. I suoi interessi di ricerca riguardano la morfologia e la sintassi, con particolare riferimento al latino tardo e alle varietà romanze antiche.

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    Simona Valente
  • Addio, amore!

    Matilde Serrao
    10,00
    Matilde Serao fu una figura di spicco del giornalismo e della scena letteraria italiana a cavallo tra Otto e Novecento. Fondatrice e direttrice di diversi quotidiani (tra cui «II Mattino» e «II Giorno»), trovò comunque il tempo per pubblicare decine di romanzi e centinaia di racconti, i più celebri dei quali riuniti ne Il ventre di Napoli. La prima edizione di Addio amore!, pubblicato nel 1890, fu stampato per i tipi dei Giannini.   Una miriade di sentimenti si susseguono veloci nella lettura di questo romanzo e ognuno diviene il suo contrario nello spazio di poche pagine. La Serao mette a disposizione una trama semplice, un melodramma classico, senza colpi di scena, senza eccessivi virtuosismi narrativi e lo fa con uno stile così particolare da rendere l’atmosfera rarefatta e ironica. La storia è ambientata nella Napoli di fine Ottocento e già dalle prime pagine le descrizioni degli abiti, del mobilio, delle carrozze, è così vivido da risultare quasi reale, da far apparire davanti agli occhi i luoghi e le ambientazioni.
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    Matilde Serrao
  • Critica e liberazione

    Luca Mandara
    22,00

    Nell’opera di Herbert Marcuse sono presenti innumerevoli e inediti riferimenti al pensiero di Immanuel Kant. Il presente volume, attraverso un’accurata ricostruzione, li ripercorre facendo emergere un’originale riflessione su aspetti della teoria critica del Francofortese. Tra questi, sicuramente, il ripensamento del kantiano dualismo tra teoria e prassi nei termini di un monito a preservare la distanza tra ragione e realtà quale mezzo per combattere la tendenza totalitaria della società contemporanea, volta ad impedire il sorgere di nuove forme di pensiero e più giuste pratiche di esistenza.

    LUCA MANDARA è attualmente assegnista di ricerca presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, dove svolge da anni le sue ricerche, in particolar modo dedicate al pensiero di Herbert Marcuse. Tra i suoi scritti più recenti è possibile ricordare: Utopia e liberazione: l’immaginazione in Herbert Marcuse (2020);“I like it”: tempo libero e società capitalistica (2019); Per una critica della società dello spettacolo partecipato (2018). Nel 2021 ha curato le inedite Lezioni americane proprio di Marcuse.

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    Luca Mandara
  • Vittorio Pandolfi (Napoli 1931) grafico, designer e fotografo, fonda negli anni ’60 con Bruno Di Bello lo Studio DP2, ha insegnato Progettazione Arte della stampa all’Istituto Statale d’Arte Filippo Palizzi (dal 1962 al 2000).

    Barbara Bergaglio (Torino 1971) si occupa di archivi fotografici dal 1996, è responsabile del progetto Archivi di CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia, insegna Storia della Fotografia e Archivi fotografici presso l’Università degli Studi di Torino.

    Giovannangelo De Angelis (Ischia 1973), architetto, fondatore e presidente dell’associazione PIDA - Premio Internazionale Ischia di Architettura che dal 2008 organizza l’omonimo premio.

    Leonardo Di Mauro (Milano 1948) Professore ordinario di Storia dell’architettura. I suoi studi sono stati rivolti anche alla Storia della città e del paesaggio attraverso la cartografia, le vedute, i resoconti di viaggio e le guide.

    Maria Antonella Fusco (Napoli 1954), storica dell’Arte, già dirigente dell’Istituto Centrale per la Grafica, ha insegnato Storia e tecnica della Fotografia presso l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli dal 1994 al 2014.

    Donatella Pandolfi (Napoli 1962) docente di Design del Libro, si occupa di fotografia e restauro, curatrice dell’Archivio Fotografico Vittorio Pandolfi.

  • Il senso e la notte

    Enrico Guaraldo
    8,26
  • La parlata napolitana

    Sergio Zazzera
    6,00

    La “parlata napolitana” – lingua o dialetto che sia – va subendo un progressivo inquinamento, sia per una sua emarginazione da parte della cultura ufficiale, fatta eccezione per gli “addetti ai lavori”, sia per opera di “scuole” improvvisate, con la conseguenza che soprattutto la grafia dei vocaboli si allontana sempre più dal modello dei classici della letteratura. Questo saggetto non vuol essere una grammatica del napoletano, ma soltanto una sorta di “manuale d’istruzioni per l’uso”, che, ripercorrendo, a volo d’uccello, riferimenti storici, letterari, normativi e di attualità, intende offrire suggerimenti di morfologia e porre in guardia il lettore, nei confronti di scritti redatti in forma non ortodossa, nonché dei loro autori. Essenziali indicazioni di bibliografia sono fornite all’interno del testo, mentre l’apparato di note rinvia il lettore, desideroso di approfondimenti, a scritti e documenti di maggiore ampiezza sui singoli temi trattati.

     

    Sergio Zazzera, vomerese, nato nel 1945, è stato magistrato e attualmente svolge attività giornalistica (è iscritto all’elenco pubblicisti ed è direttore del periodico Il Rievocatore), coltivando l’hobby delle “cose di Napoli e dintorni”; dal giugno 2016 è socio corrispondente dell’Accademia Pontaniana e dal gennaio 2023 aderisce al Coordinamento dei Comunicatori della Cultura “3C”. . autore, fra l’altro, di opere sulla “parlata napolitana” più volte ristampate: Proverbi e modi di dire napoletani (Roma, Newton Compton, 1996); Filastrocche napoletane… e altro (Roma, Newton Compton, 2005); Dizionario napoletano (Roma, Newton Compton, 2007).

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    Sergio Zazzera
  • Amicizia

    Mirella D’Orsi - Eleonora Belfiore
    15,00

    Questo libro è un dono, da scartare in un freddo giorno avvolti nel tepore di un morbido pile dal profumo di glicine sognando la dolce brezza primaverile le avventure dell’estate e i racconti dell’autunno.

    Ogni stagione della vita ha il suo perché… e… i colori dellarcobaleno

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    Mirella D’Orsi - Eleonora Belfiore
  • Viva la vida!

    Giuseppe Silvestri
    15,00

    Un traumatico e inaccettabile tradimento, spingerà Gagga, il protagonista della storia, a lasciare la sua terra e a intraprendere un lungo e avventuroso viaggio alla ricerca di se stesso.

    La vicenda ha inizio a Napoli nei primi anni novanta e si svolgerà prevalentemente in Spagna, per poi concludersi, con sorpresa finale, nuovamente nel capoluogo partenopeo.

    Gagga, al secolo Mimmo Torani, è un tranquillo uomo comune che cerca, disperatamente, di sfuggire alle ombre opprimenti del passato. Questo suo continuo vagare lo porterà a scoprire l’esaltante ebbrezza dell’amore e a fare conoscenza con un’infinità di personaggi carichi di umanità, ma non mancheranno anche amarezze ed atroci dolori che sono l’inevitabile ma necessario condimento della vita di ogni essere umano.

     

    Giuseppe Silvestri, nasce a Napoli nel 1954 inizia il suo percorso lavorativo nella scuola che, suo malgrado, lascerà poi qualche tempo dopo per un impiego in un istituto di credito. Agli anni dell’insegnamento dedicherà il nostalgico “L’aeroplanino di carta”, racconto pubblicato nel 2020, che narra, appunto, della sua personale esperienza di giovane maestro elementare.

    Influenzato dai romanzi di Jack Kerouac, dalla Beat Generation, dal jazz e dal teatro classico napoletano, si dedica intensamente al teatro ed alla poesia, le sue più grandi passioni. Dà vita, così, ad una nutrita produzione di poesie, racconti, monologhi e commedie teatrali che vengono rappresentate con un discreto successo. Di carattere allegro ed estroverso, continua tutt’oggi le sue attività culturali nonostante la cecità, sopravvenuta a causa di una grave forma di miopia maligna.

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    Giuseppe Silvestri
  • Domani è un altro giorno

    Roberto Ormanni
    6,00

    Perché, come dice l’aspirante scrittore Paul Varjak alla sognatrice Holly Golightly: “non importa dove tu corra, finirai sempre per imbatterti in te stessa”.

    E se riusciamo anche a ritrovare Gatto, il lieto fine è assicurato.

     

    Roberto Ormanni, giornalista, cronista giudiziario, è autore di manuali sul cinema d’animazione e su Napoli nel cinema, e co-autore delle sceneggiature della serie animata “Ulisse” prodotta da Rai Cartoon. Fa parte di 3C, Coordinamento dei Comunicatori della Cultura.

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    Roberto Ormanni
  • Cammini a Sud

    Antonio Corvino
    18,00

    Camminare è anche un modo di vedere il mondo e di pensare, lo ha detto e fatto Aristotele nel suo Peripato che era un luogo circoscritto, mentre molti camminatori attraversano lunghi itinerari impervi, scoscesi, a tratti inospitali e sorprendenti, scoprendo e sperimentando nuove traiettorie e regalandoci quello stupore attraverso la parola scritta.

    Dalla Introduzione di Fulvia Ambrosino

     

    Un’opera che si inserisce nel filone della riscoperta dei luoghi e delle loro stratificazioni culturali. Una domanda si pone. È solo un’opera di riscoperta, nata dal piacere dell’autore, o anche un tentativo di valorizzazione dei luoghi?

    Dalla Postfazione di Francesco Saverio Coppola

     

    ANTONIO CORVINO, di origini pugliesi, napoletano di formazione è un saggista ed economista. Appassionato degli antichi cammini nelle terre di mezzo, cultore di arte e dedito alla scrittura, esordisce con questo volume come narratore. Nel dicembre 2019 ha curato per Rubbettino editore il volume Mezzogiorno in Progress, raccolta di saggi sulle prospettive del Mezzogiorno, presentato presso il Parlamento Europeo a Bruxelles. Di recente ha pubblicato sulla rivista Bio’s, tre saggi sulla suggestione del Mediterraneo come continente nel quadro di un nuovo paradigma multi-direzionale dello sviluppo per la valorizzazione dei territori meridionali. Sulla rivista Politica Meridionalista ha pubblicato numerosi saggi sui cammini e le terre di mezzo come orizzonti per combattere lo spopolamento e l’abbandono dei territori interni.

  • I problemi di Cassio Iatrosofista

    Antonio Garzya e Rita Masullo
    30,00
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    Antonio Garzya e Rita Masullo
  • Cosa mangio per essere forte?

    Silvana Di Martino
    6,00

    Si dice colazione da re, pranzo da principi e cena da poveri: avete mai pensato quanto è importante educare i bambini anche ad una alimentazione sana?

     

    Silvana Di Martino, biologa nutrizionista, giornalista e docente. Collabora con diverse testate radiofoniche e televisive. Fa parte di 3C, Coordinamento dei Comunicatori della Cultura.

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    Silvana Di Martino
  • Inno Napoletano a Federico II

    Elio Notarbartolo
    6,00

    Un breve escursus sulle grandi realizzazioni di Federico II a Napoli. Magnifico condottiero, abile stratega e, soprattutto, cosa rarissima per sovrani o amministratori di tutti i tempi, uomo di cultura. Intellettuale e sostenitore di artisti ed intellettuali. Con tutto il potere che aveva avrebbe potuto tralasciare la cultura, ma lui ne capì la portata, il valore e le potenzialità, come arma e come risorsa, come luce e come moneta per l’eternità.

    Elio Notarbartolo è ingegnere e uomo di cultura. Ha fondato e diretto il periodico Il Confronto. Insegnante per 40 anni, è stato presidente della FNISM, Federazione nazionale insegnanti. Fa parte di 3C, Coordinamento dei Comunicatori della Cultura.

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    Elio Notarbartolo
  • Simon est le protagoniste de ce récit, un Français qui arrive à Procida et fait de la Corricella son lieu de prédilection. Le port magique de pêcheurs prend vie dans ces pages avec toutes ses caractéristiques enveloppantes, et ses personnages mythologiques comme Cesare, ou Enzo «l’Americano». Et puis il y a la belle Olivia. L’amour s’invite facilement sur cette île de toutes les saveurs et de tous les sortilèges...

    Il protagonista di questa storia è Simone, un francese che arriva a Procida e fa della Corricella il suo luogo preferito. Il magico porto di pescatori rivive in queste pagine con tutte le sue caratteristiche avvolgenti, e i suoi personaggi mitologici come Cesare, o Enzo “l’Americano”. E poi c’è la bella Olivia. L’amore arriva facilmente in quest’isola di sapori e incantesimi...

     

    Léon Mazzella di Bosco è uno scrittore francese di origine procidana. Ha fatto di Procida e della Corricella suoi luoghi del cuore.

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    Léon Mazzella di Bosco
  • Pino Daniele, note a margine

    Gennaro Di Biase
    6,00

    Uno studio su Pino Daniele che sa approfondire, dipanare, narrare in uno stile intenso e avvolgente, non solo l’arte, i testi e lo spirito del celebre cantante-mito, cantante-simbolo, ma diventa narrazione di grandi capisaldi della filosofia napoletana. Si riscopre Pino e si riscopre Napoli in queste pagine lucide e poetiche, che sanno anche indugiare il giusto sul rapporto tra creatività e realtà, tra anima e successo. Tra la felicità dell’essere riconosciuti e l’infelicità che ha dato la prima spinta. “È l’infelicità che fa grande il poeta. Senza dolore non c’è letteratura. E senza letteratura, probabilmente, non c’è comprensione del mondo”.

     

    Gennaro Di Biase, giornalista-scrittore, è nato a Napoli, dove vive e lavora. Dal 2013 scrive per Il Mattino, precedentemente ha lavorato per il Secolo XIX di Genova e per Il Tirreno di Pisa. Nel 2019 ha pubblicato il romanzo-saggio Lo sbarco e, due anni dopo, la novella La disgrazia di San Gennaro, entrambi per Guida Editori. Ha scritto poi diversi saggi di critica letteraria su riviste accademiche, tra cui Intersezioni de Il Mulino. Fa parte di 3C, Coordinamento dei Comunicatori della Cultura.

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    Gennaro Di Biase
  • LE CURIOSE STORIELLE DI UNA STELLINA

    Maria Patrizia Sanzo
    8,00
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    Maria Patrizia Sanzo
  • Cuori in comunità

    Antonio Trillicoso
    6,00

    U na raccolta di quattro racconti che delineano altrettante vicende umane di sopravvivenza e riscatto: Giovanni, Lulù, Federico, Vincenzo a diverso titolo, vivono in Comunità. La Comunità è lo sfondo familiare e accogliente sul quale si animano queste storie semplici, accorate, in evoluzione, che coinvolgono e commuovono il lettore.

     

    Antonio Trillicoso (Napoli, 1963), è insegnante, giornalista e scrittore. Corrispondente per diversi giornali (Il Mattino, Cronache di Caserta), televisioni e radio. Tra le ultime pubblicazioni: Io Casalese - Un giovane di Casal di Principe racconta la terra dei clan; Gesù dietro le sbarre; Comunque nascono i fiori. Fa parte di 3C, Coordinamento dei Comunicatori della Cultura.

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    Antonio Trillicoso
  • Un assaggio di Napoli

    Antonella Fabbricatore
    6,00

    La cucina è una metafora della storia e della vita. Attraverso le leggende ed i racconti delle ricette si esprime spesso l’animo di un popolo. Partenope rappresenta il luogo della integrazione e della diversità che si unisce nella ricerca del bello e del gusto. In questo piccolo libro sono illustrate le origini, spesso leggendarie, di alcuni dei piatti della cucina napoletana.

     

    Antonella Fabbricatore è una animatrice culturale, giornalista ed autrice teatrale, che opera a Giugliano in Campania mediante una associazione (Sipes) ed un giornale (Terra mia). Fa parte di 3C, Coordinamento dei Comunicatori della Cultura.

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    Antonella Fabbricatore
  • Una donna

    Sibilla Aleramo
    12,00

    "La mia vita, la vita di una donna, è un perenne sacrificio: è una vita che s’immerge in quella dell’altro, finisce in quella dell’altro, come un guanto in una mano."

     

    “Una Donna” è un romanzo che ha segnato la storia della letteratura italiana del XX secolo. Scritto da Sibilla Aleramo, questo poderoso racconto è un viaggio profondo nell’anima di una donna in cerca di identità, indipendenza e libertà in un mondo tradizionalmente dominato dagli uomini. Attraverso le parole appassionate e l’onestà disarmante di Aleramo, esploriamo il conflitto tra il desiderio di realizzazione personale e le aspettative sociali dell’epoca. Questa opera, ancora oggi, risuona con la forza della sua testimonianza e continua a ispirare e provocare riflessioni sulle sfide della condizione femminile.

     

    Sibilla Aleramo, pseudonimo di Rina Faccio, è stata una famosa scrittrice e femminista italiana nata nel 1876 ad Alessandria. È conosciuta per essere stata una voce influente nel movimento femminista italiano del XX secolo. Aleramo ha contribuito con articoli e saggi sulla condizione delle donne e sulla loro lotta per i diritti. La sua vita è stata caratterizzata da relazioni complesse e matrimoni falliti. Il suo impegno nella promozione delle questioni di genere ha avuto un impatto duraturo sulla società italiana. Sibilla Aleramo è scomparsa nel 1960, ma il suo lascito letterario e femminista continua a influenzare e ispirare.

  • Pino e il vento

    Giovanni Chianelli
    10,00

    Non è facile spiegare a un bambino che le persone che amiamo possono scomparire. Come in questa favola: Pino e Rocco sono nati in case vicine, in un paesino del Salento, in un tempo indefinito ma non lontano. Si conoscono da sempre e sono inseparabili. Corrono tra i boschetti e le spiagge, giocano a calcio, fanno scherzi agli abitanti del borgo, ridono, sono felici. Soprattutto, si vogliono bene. Però, un brutto giorno, viene fuori che Rocco non c’è più. Dove è finito? Riuscirà Pino a superare la sparizione del suo migliore amico?

     

    Giovanni Chianelli, nato a Napoli, è giornalista e autore. In passato ha collaborato con La Repubblica, oggi scrive per Il Mattino e L’Espresso. È autore di libri, drammaturgie, documentari, format televisivi e radiofonici; tiene corsi di scrittura creativa per scuole ed enti pubblici. Ha curato il saggio “La parola mala”, ha scritto la biografia “Raiola. Per i nemici Mino”, “Ritorno all’opera”.

     

    Sonia Giampaolo nasce a Napoli, dove studia, prima, Grafica d’arte presso l’Accademia di belle arti, poi Illustrazione presso la Scuola italiana di Comix. Lavora come illustratrice al video musicale di Scapestro “Essere luce”, per “Futura”, la newsletter del Corriere della sera, e la testata “La testata - testa l’informazione”.

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    Giovanni Chianelli
  • La terra dei giochi

    Stefano Esposito
    8,00

    La Terra dei Giochi raccoglie due brevi favole.

    La prima, spiega con delicatezza l’attualità ai bambini. La piaga della Terra dei fuochi è infatti raccontata con il linguaggio, i colori e le metafore dei più piccoli.

    Il messaggio positivo che se ne trae è l’unione fa la forza.

    Un omaggio è dedicato a due icone della lotta ai roghi tossici, ossia a don Maurizio Patriciello e alla giornalista Nadia Toffa, scomparsa prematuramente.

    La seconda, Super Luce, illustra l’importanza della raccolta differenziata, del riciclo dei materiali e delle energie alternative, valorizzando le diversità, l’accettazione dell’altro e il rifiuto del bullismo.


    Stefano Esposito è un Ufficiale del Corpo di Commissariato dell’Aeronautica Militare. Fa parte di 3C, il coordinamento dei comunicatori di cultura. Ha pubblicato diverse poesie, tra cui una dedicata alla figlia Sara, dal titolo “A MANI GIUNTE”, vincitrice della IV edizione del premio SIPES; i romanzi “La matematica del metafisico” e “Verità, Giustizia e Libertà”.


    Martina Russo, studentessa del liceo artistico nonché ballerina e nipote dell’autore, ha curato le illustrazioni.

  • Che cos’è “Propaganda”? Un tema più che attuale nella società odierna del villaggio globale, eppure se ci si riflette, non si riesce a dare una definizione precisa su che cosa essa sia. Una delle domande fondamentali che bisogna porsi nel tentativo di rispondere a questo spinoso quesito è: quando e come ha avuto inizio il processo di questo draconiano meccanismo nella società dei Mass Media? Attraverso un’analisi combinata delle tesi di Kracauer, Adorno, Horkheimer e Taylor, assieme ad una ricostruzione storica e culturale di quei processi che hanno portato alla genesi dell’infausta industria propagandistica tedesca, è possibile dare una risposta a questi quesiti. Luca Ruggieri (Napoli, 1999) giovane laureato presso la Federico II di Napoli, attualmente studente magistrale all’Università degli Studi di Torino. Ha intrapreso un percorso di ricerca sull’emergente concetto dell’Everyday Aesthetics in collaborazione con Adam Jaroslaw Andrzejewski (professore all’Università di Varsavia, attualmente a Torino). Angelo Zotti (Ischia, 1972) è avvocato e professore associato in Sociologia giuridica, della Devianza e del Mutamento sociale presso l’Università degli Studi della Campania ‘Luigi Vanvitelli’, dove insegna Sociologia generale, Sociologia del Turismo e Sociologia dei Sistemi sociali. Si è occupato, sin dal conseguimento del Dottorato di ricerca, di temi legati al rapporto tra soggettività, norme e azione sociale, rivolgendo particolare attenzione allo studio dell’opera e del pensiero di Max Weber e Georg Simmel. È autore di numerosi saggi e articoli pubblicati in riviste specializzate, oltreché del volume Il soggetto multiplo. Individui e modelli dell’azione sociale, edito per i tipi della ESI.
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    Luca Ruggieri
  • Volume cartaceo reperibile presso la sede della Società Nazionale di Scienze, Lettere e Arti in Napoli. Ebook scaricabile gratuitamente.
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    Giuseppe Maccauro
  • Un posto in scena

    Marina Tagliaferri
    20,00
    Marina Tagliaferri, amatissima dal pubblico italiano per essere una delle protagoniste della fiction televisiva di Rai 3 “Un posto al sole”, dona al suo pubblico un libro che racconta scena e retroscena della sua lunga ed intensa carriera teatrale, narrando, con piglio vivace, travolgente e autentico, storie, ricordi, trucchi e modalità di quello che lei chiama il mestiere più bello del mondo. È il lungo racconto di una carriera, ma anche di una passione e di vita, tanto più universale quanto più nasce dalla sua vicenda personale. Racconta di quelle “sliding doors” che sono nell’esistenza di ciascuno, di quelle scelte, spinte dalla folle passione, e che poi ti cambiano la vita. La recitazione è uno dei pochi modi per entrare in connessione con la parte più profonda di noi, il nostro ‘SE’. In questo ‘SE’ in realtà, c’è tutto quello di cui avremmo veramente bisogno. Può curarci il corpo e l’anima. Lo studio, l’Accademia, le tournées: i capitoli si susseguono veloci, dando spazio anche ai numerosi incontri con personaggi speciali, da Carmelo Bene a Vittorio Gassman, da Paola Borboni a Giorgio Albertazzi, a tanti, tanti altri. E nel finale trova spazio anche la sensazionale esperienza di ‘Un posto al sole’.     Marina Tagliaferri nasce a Roma il 13 dicembre. Entra giovanissima all’Accademia Nazionale d’arte Drammatica “Silvio d’Amico”. Lavora per quindici anni quasi esclusivamente in teatro, con grandi interpreti quali Carmelo Bene, Vittorio Gassman, Giancarlo Sbragia, Enrico M. Salerno, Gabriele Lavia, Giorgio Albertazzi e tanti altri. Approda poi alla televisione con fiction di successo tra cui “Un cane sciolto”, “I ragazzi del muretto”, “Un prete tra noi” ed altre ancora. Contemporaneamente si occupa con passione del doppiaggio dando la sua voce ad attrici del calibro di Meryl Streep. Nel 1996 inizia l’avventura della prima soap opera italiana “Un posto al sole” che la vede ancora oggi protagonista nel ruolo di Giulia Poggi. Nel 2024 festeggia i 50 anni di carriera.
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    Marina Tagliaferri
  • Vittime non per sempre

    AA. VV.
    15,00

    Il conteggio delle vittime continuamente aggiornato e la cronaca quotidiana dei femminicidi possono renderci ciechi rispetto ai fattori profondi del fenomeno e alle conseguenze drammatiche sui cosiddetti “orfani speciali” e sull’infanzia vittima di violenza assistita. Contare, infatti, non è come narrare. Con questa indagine qualitativa, abbiamo voluto ascoltare i racconti di chi, elaborando il proprio dolore, tenta di risalire sulla barca rovesciata dalla tempesta per riprendere a navigare nel mare della vita. Le interviste raccolte ci parlano di vulnerabilità, di solitudine, ma anche di resilienza, richiamando la società a un dovere di riconoscimento, di solidarietà, di giustizia e di cura.

       

    Interventi di: Serena Cappuccio, Virginia D’Angelo, Rosa Di Matteo, Maria Ilaria Incitti, Clara Pappalardo, Milena Pugliese, Daniela Rubbinacci, Maria Antonietta Selvaggio (curatrice).

  • Progetto, Musica e Pianoforte

    Gian Paolo Vitelli

    Testo, voce recitante e immagini Riccardo Zinna Progetto grafico Franco Lancio Prefazioni Domenico Ciruzzi Francesco D'Errico Gian Paolo Vitelli  

    CD-ROM allegato con le musiche realizzate al pianoforte da Gian Paolo Vitelli e la voce recitante di Riccardo Zinna.



     

    Il Viaggio di Pulcinella sulla Luna è una suite in sei parti per una o due voci recitanti e pianoforte. È una fiaba musicale allegorica narrata in prima persona dalla maschera di Pulcinella attraverso il dialogo col suo alter ego, un Super-Io razionale e rassicurante uscito fuori da uno specchio, grazie al quale il Pulcinella più fragile ed emotivo – impaurito e disorientato da questo mondo colmo di dolore e d’ingiustizia – prende coscienza del proprio disagio e trova il coraggio di lasciare la sua amata Napoli per partire verso un altrove remoto e ignoto alla ricerca di “libertà, giustizia, calore, pace a ammore”.



     

    Nisciuno.

    È solo bianco e luce?

    Possibile?

    Ed io sono solo

    int a stu janco

    ancora solo e sempre solo

    e guardo

    e veglio e vaglio e sveglio sogno

    ancora sogno come sarà il mio viso

    se ci sarà poi un viso

    un volto

    sotto a sta faccia nera.

  • Il divario economico italiano

    Enrico Maraventano
    20,00
    Prefazione di Pietro Massimo Busetta Postfazione di Felice Cavallaro   Il testo propone la ricostruzione delle vicissitudini storiche, quali cause scatenanti della sempreverde questione meridionale: quel poco invidiabile divario che rende la realtà socio economica del Mezzogiorno d’Italia ben distante non solo dai livelli di welfare europeo, ma addirittura dagli standard del Centro-Nord. L’intero saggio ha per ”protagonista” non un eroe né un paladino, bensì un indicatore economico, quello da me ritenuto il più eloquente: il Prodotto Interno Lordo; sul quale è incentrato il percorso di analisi storico-economica. Al fine di eludere i fenomeni di “statistica patriottica” dei dati a noi pervenuti dagli studi della metà dell’800, in grado di contaminare gli studi sin da principio, nel testo è dedicato il primo paragrafo alle condizioni dell’economia preunitaria; successivamente è proposta una comparazione delle politiche economiche di guerra tra le macro regioni del Paese. In conclusione un intero capitolo sarà dedicato all’unico momento di rivalsa dell’economia meridionale avvenuta mediante la rivoluzionante novità della tecnostruttura “CASMEZ”, ovvero la Cassa per il Mezzogiorno. È fornita in definitiva una narrazione libera dai luoghi comuni che hanno leso l’immagine del territorio osteggiandone le potenzialità di sviluppo, impreziosita dalle rilevazioni tecniche di studiosi ed accademici del segmento. Il lavoro, pur non spaziando in uno studio a tutto tondo sui molteplici indicatori socioeconomici necessari per una completa analisi del settore, vanta comunque di solidità scientifica, proponendo un elaborato la cui qualità proposta trova fondamento sin dalla selezione delle fonti documentali, quest’ultime utilizzate filtrando elementi dal carattere evidentemente acritico d’(ab)uso comune”.   Enrico Maraventano nasce nel 1993 ad Agrigento. Laureato in scienze economiche prosegue gli studi conseguendo un master universitario in diritto societario e consulenza d’impresa. Oggi è dottorando di ricerca nel XXXVIII ciclo in Scienze Economiche, Aziendali e Giuridiche dell’Università degli Studi di Enna «Kore» con un progetto di ricerca volto a valutare i vantaggi della cooperazione economica tra l’Unione Europea ed i Paesi MENA, volgendo particolare interesse al ruolo del Mezzogiorno d’Italia.
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    Enrico Maraventano
  • In penombra

    Aldo Di Mauro
    15,00

    Racconti di vita quotidiana in cui vengono delineati momenti topici nella loro nuda realtà, senza l’uso di maschere e senza ipocrisia. Tredici storie da esplorare come le pagine di un’esistenza, in cui si modifica la trama, cambiano gli attori, ma l’unico protagonista assoluto rimane l’amore. Aprire questo libro equivale ad alzare il sipario sul palcoscenico della vita, dove prendono forma storie singolari di individui ordinari. Aldo Di Mauro con il suo lavoro In penombra, mette a disposizione del lettore una sorta di teatro da sfogliare. Tredici brevi racconti che puntano i riflettori su vicende comuni, su sentimenti contrastanti, in un intimo colloquio con le preoccupazioni, per l’ottenimento di una pace psicologica, sinonimo di equilibrio e filosofica pacatezza. Le sue storie parlano dei temi più vari: dal soliloquio di un amante abbandonato, delirante e giudicante, alla commovente vicenda di una donazione di organi, dalla perdita della persona amata alla narrazione di un femminicidio. Una scrittura semplice e teatrale, capace di immergere il lettore in vicende vicine e lontane, apparentemente In penombra rispetto agli interessi e vicissitudini centrali delle nostre vite.

     

    Aldo di Mauro scrittore, poeta, saggista, è nato a Napoli dove vive. Fra i suoi testi più recenti il romanzo I segreti di Matilde Homo Scrivens editore (2018), il romanzo La Signorina, Valtrend editore (2019), la raccolta di poesie Quando a parlare è il cuore Homo Scrivens editore (2021).

  • Babas, memorie di un cane rosso

    Stella Cervasio
    6,00

    Era molto più moderno, molto più contemporaneo di me. Voleva dichiaratamente una condivisione rispettosa reciproca, un affetto, un amore non sciorinati tra noi due o esibiti in pubblico, dimostrativi. Avevamo la nostra privacy emotiva, empatica, non comprensibile agli altri se non erano osservatori della nostra stessa risma”.

     

    Stella Cervasio, laureata sulla lingua latina di Apuleio, ha lavorato per “Repubblica” a Milano, Roma e Napoli. Critico d’arte, è stata la prima Garante dei Diritti animali del centro-sud Italia ed è autrice di libri dove spesso narrativa e saggistica si intrecciano.

  • Na tazzulella ‘e cafè

    Pietro Spirito
    6,00

    Il rito del caffè scandisce le giornate dei napoletani. Bevanda di importazione dal mondo arabo, ha assunto gradualmente caratteristiche proprie di questa terra, a partire dal Settecento in avanti. Al bar o a casa costituisce una occasione di socialità ed un momento di condivisione. Le fasi della preparazione del caffè hanno dato vita ad un artigianato che va dalla manifattura della macchinetta fino alle singole competenze nel modo di produrre e consumare la bevanda. Sorseggiare una tazzina di caffè ha in sé rappresentazione artistica, appartenenza culturale e napoletaneità.

     

    Pietro Spirito è docente di Management delle Infrastrutture presso Universitas Mercatorum e di Economia Applicata presso l’Università Pegaso. Ha dedicato il suo impegno professionale nel settore dei trasporti. Ha pubblicato di recente Il nuovo capitalismo della mobilità (Guida 2022) e La digitalizzazione del lavoro (Guida 2023).

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