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Perché, come dice l’aspirante scrittore Paul Varjak alla sognatrice Holly Golightly: “non importa dove tu corra, finirai sempre per imbatterti in te stessa”.
E se riusciamo anche a ritrovare Gatto, il lieto fine è assicurato.
Roberto Ormanni, giornalista, cronista giudiziario, è autore di manuali sul cinema d’animazione e su Napoli nel cinema, e co-autore delle sceneggiature della serie animata “Ulisse” prodotta da Rai Cartoon. Fa parte di 3C, Coordinamento dei Comunicatori della Cultura.
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Questione Meridionale? Una lunga e ponderata riflessione sullo sviluppo dell’Italia in maniera diseguale dove il Sud e Nord geografico sono diventati nel tempo due contesti sociali ed economici diversi con disparità di diritti per la cittadinanza (sanità, scuola e università, alvoro, infrastrutturazione). La Questione Meridionale, contrariamente a preconcetti e fake news sul Sud, costituisce una elaborazione strategica dello sviluppo del Paese e non solo di una sua parte, a cui hanno fornito il loro contributo di pensiero non solo studiosi di altro profilo, ma anche Centri di ricerca meridionali, in una corretta visione della sussidiarietà, che hanno elaborato sistematicamente studi e progetti che suggeriscono e hanno suggerito non solo politiche economiche e sociali, ma soprattutto una visione mediterranea ed europea. Questo libro che non è un Amarcord, parla di questi Centri di ricerca che con impegno, ma anche con sacrifici hanno portato e portano avanti una battaglia civile per lo sviluppo del Sud in una visione unitaria e coerente del paese. Purtroppo il gap territoriale non solo ha sfavorito lo sviluppo del Sud, ma ha anche depotenziato un capitale culturale dacendo morire o ridurre le attività a numerosi Centri di pensiero per carenza di risorse finanziarie dovute alla decrescita, non certo felice, del mezzogiorno.
La distribuzione sistematica del tessuto bancario e finanziario del Sud a partire dagli anni ‘90, il venir meno di tante Istituzioni finanziarie, tra cui i banchi meridionali, le ridotte capacità delle banche locali e delle Fondazioni bancarie del Sud rispetto a quelle del Nord, che alimentavano in maniera virtuosa lo sviluppo del capitale culturale hanno penalizzato il pensiero meridionale, punto di accumulazione dei bisogni della gente del Sud, ma anche della sua autodetermianzione. Anche il tessuto imprenditoriale di ridotte dimensioni non ha permesso quello scambio proficuo con i Centri di ricerche, nè lo sviluppo di adeguato del Terzo settore.
Questo pensiero meridionale fortemente unitario, non può essere ricordato con una lastra tombale, nè essere messo in soffitta.
Questo libro - anche attraverso un caso di studio quello della Fondazione Curella, osservata in un periodo di circa trenta anni, che ha visto profondi cambiamenti a livello nazionale e nel mezzogiorno - vuole essere un “j’accuse” verso una classe dirigente del paese e del Sud che ha dimostrato non sono din on saper valorizzare e defendere le risorse, ma ha accettato una non adeguata visione del futuro, condannando generazioni di giovani all’emigrazione forzata.
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AGONISTICA A NAPOLI E IN ITALIA
Elena Miranda De Martino, Concorsi alla greca nel mondo romano: il ruolo di Neapolis DOI: 10.32092/1056 Federico Rausa, Memorie dei Sebasta nelle fonti antiquarie" DOI: 10.32092/1057 Eduardo Federico, Dalla lampas di Diotimo ai Sebasta? A proposito di ‘continuità’ nella storia di Napoli antica DOI: 10.32092/1058 Emanuela Spagnoli, Simboli con la fiaccola sulla moneta di Neapolis DOI: 10.32092/1059 Claudio Buongiovanni, Tra Roma e la Grecia: poesia, agoni e propaganda a Napoli in età flavia DOI: 10.32092/1060 Elena Miranda De Martino Senatori di età flavia e Sebasta di Napoli DOI: 10.32092/1061 Diva Di Nanni, Attori e musicisti ai Sebasta di Napoli DOI: 10.32092/1062 Heather L. Reid, Flavia Thalassia e i valori dell’atletica femminile antica DOI: 10.32092/1063 Francesco Pio Ferreri, L’agonistica neapolitana nei documenti figurativi di età imperiale DOI: 10.32092/1064 Angela Palmentieri, Reimpieghi e memoria delle testimonianze agonistiche a Napoli DOI: 10.32092/1065 Marco Giglio, Giochi atletici a Cuma tra il II ed il I a.C.: i dati archeologici DOI: 10.32092/1066 Giuseppe Camodeca, Un circus sulla fiaschetta vitrea di Brescia e lo stadium di Puteoli DOI: 10.32092/1067 Costanza Gialanella, Silvia Romano, Lo Stadio di Antonino Pio e gli Eusebei DOI: 10.32092/1068 Maria Letizia Caldelli, Agoni alla greca in Occidente (in Italia): il contributo dei mosaici di età imperiale DOI: 10.32092/1069AGONISTICA OLTRE NAPOLI: MODELLI E PARALLELI
Lucia D’Amore, “Essere cari ad Ermes e Eracle”. Efebia, atletismo sportivo e agoni pubblici in epoca ellenistica e imperiale DOI: 10.32092/1070 Alessandra Manieri, Fanciulli musici e classi di età negli agoni poetico-musicali greci DOI: 10.32092/1071 Sara Adamo, La prodigiosa vittoria di Eunomo a Delfi. Nuovi itinerari per la citarodia locrese DOI: 10.32092/1072 Vittorio Saldutti, Temistocle e i nothoi del Cinosarge. Il ginnasio tra integrazione ed esclusione DOI: 10.32092/1073 Francesco Guizzi, Agoni a Hierapolis di Frigia e Laodicea sul Lico. Due note DOI: 10.32092/1074 Paolo Cimadomo, Erode il Grande e la politica augustea in Oriente DOI: 10.32092/1075 Lucia Criscuolo, Documenti agonistici dall’Egitto romano recentemente pubblicati DOI: 10.32092/1076AGONISTICA E MEMORIA MODERNA
Giancarlo Abbamonte, La riscoperta delle attività agonistiche nel XVI secolo: Gerolamo Mercuriale e i problemi etici connessi all’attività ginnica DOI: 10.32092/1077 Ginette Vagenheim, La figura dell’atleta nelle Antichità romane di Pirro Ligorio (1512c.-1583) DOI: 10.32092/1078 -
Gioconda Marinelli traccia un ritratto vivace, approfondito e appassionato della vita e dell’opera di una delle grandi scrittrici del Novecento. Fabrizia Ramondino (1936-2008) nata a Napoli, trascorse parte della sua infanzia in Spagna e viaggiò spesso in ogni luogo, esperienza che ha avuto un peso nella sua formazione culturale. Il suo primo romanzo, “Althénopis” (1981), la consacrò come voce originale della letteratura italiana. Tra le sue opere più importanti si ricordano “Un giorno e mezzo” (1988) e “L’isola riflessa” (1998). Ramondino fu anche attivista politica, impegnata nelle lotte per i diritti civili. La sua scrittura affronta temi come la memoria, il disagio mentale, l’identità e le dinamiche familiari, con un forte ancoraggio alla realtà sociale del Mezzogiorno italiano. GIOCONDA MARINELLI Gioconda Marinelli è nata ad Agnone nel Molise, vive e lavora a Napoli. Naturalista e biologa, scrittrice e giornalista. Ha scritto libri di poesie introdotti da Maria Luisa Spaziani e Dacia Maraini. Ha pubblicato biografie di artisti tra cui quelle di Luisa Conte, Tina Pica, Katia Ricciarelli; Mirna Doris e Mario Lanza (con Pietro Gargano); Miranda Martino, Sandra Milo e Anna Campori (con Angela Matassa); saggi su Michele Prisco, Maria Orsini Natale, Sibilla Aleramo e Dacia Maraini.