-
Che cos’è “Propaganda”? Un tema più che attuale nella società odierna del villaggio globale, eppure se ci si riflette, non si riesce a dare una definizione precisa su che cosa essa sia. Una delle domande fondamentali che bisogna porsi nel tentativo di rispondere a questo spinoso quesito è: quando e come ha avuto inizio il processo di questo draconiano meccanismo nella società dei Mass Media? Attraverso un’analisi combinata delle tesi di Kracauer, Adorno, Horkheimer e Taylor, assieme ad una ricostruzione storica e culturale di quei processi che hanno portato alla genesi dell’infausta industria propagandistica tedesca, è possibile dare una risposta a questi quesiti. Luca Ruggieri (Napoli, 1999) giovane laureato presso la Federico II di Napoli, attualmente studente magistrale all’Università degli Studi di Torino. Ha intrapreso un percorso di ricerca sull’emergente concetto dell’Everyday Aesthetics in collaborazione con Adam Jaroslaw Andrzejewski (professore all’Università di Varsavia, attualmente a Torino). Angelo Zotti (Ischia, 1972) è avvocato e professore associato in Sociologia giuridica, della Devianza e del Mutamento sociale presso l’Università degli Studi della Campania ‘Luigi Vanvitelli’, dove insegna Sociologia generale, Sociologia del Turismo e Sociologia dei Sistemi sociali. Si è occupato, sin dal conseguimento del Dottorato di ricerca, di temi legati al rapporto tra soggettività, norme e azione sociale, rivolgendo particolare attenzione allo studio dell’opera e del pensiero di Max Weber e Georg Simmel. È autore di numerosi saggi e articoli pubblicati in riviste specializzate, oltreché del volume Il soggetto multiplo. Individui e modelli dell’azione sociale, edito per i tipi della ESI.
-
Nel volume sono contenuti i saggi di studiosi ed esperti della conservazione integrata, rappresentazione, monitoraggio, restauro, economia della conservazione, presentati nei Congressi internazionali, da me promossi ed organizzati nel 2017 e 2018, con il Patrocinio del Dipartimento di Architettura (DiARC), della Scuola di Specializzazione in Beni architettonici e del Paesaggio (SSBAP), del Centro Interdipartimentale di Ricerca in Urbanistica ‘Alberto Calza Bini’ (Università degli Studi di Napoli ‘Federico II’); e del Comitato Italiano ICOMOS, al fine di sviluppare la cooperazione scientifica tra i vari specialisti per ampliare il ‘cantiere della conoscenza’ del patrimonio culturale anche all’apporto dell’innovazione tecnologica e del monitoraggio costante passando, poi, all’approfondimento diagnostico per ‘rimettere al centro’ il progetto architettonico e di restauro. Attraverso il continuo e proficuo confronto interdisciplinare, che prosegue da ventotto anni nel solco tracciato da Roberto Di Stefano, si è ancora accresciuto l’intenso e stimolante lavoro di ricerca nel quale confluiscono esperienze diverse (dallo studio storico al rilievo, dall’esame morfologico e dimensionale all’analisi delle caratteristiche statiche, dei materiali e delle strutture, dalle verifiche della fattibilità economica e giuridica alla formulazione dei criteri rispondenti ai principi della conservazione). Gli avanzamenti di tale ricerca sono in questo volume documentati per la diffusione e la divulgazione, in particolar modo, agli allievi ed ai giovani ricercatori, molti dei quali partecipanti attivamente ai Simposi citati, che hanno costituito la forza trainante e lo stimolo per la pubblicazione delle nuove acquisizioni scientifiche.
-
Esaurito
La collana “Transizioni. Stratigrafie linguistiche tra latino e romanzo” pubblica studi sui processi attraverso cui il latino si è venuto trasformando nei volgari romanzi nella loro fase più antica. L’area di ricerca che concerne queste tematiche si estende su un arco cronologico che affonda le radici in diversi strati di latinità, arcaica, classica e soprattutto tarda, e si proietta sulle varietà romanze antiche. Si tratta di un’area di ricerca che include sia approcci diacronici che sincronici, entrambi basati in special modo su impostazioni che considerino i diversi strati cronologici, le specificità areali e i dislivelli stilistici delle strutture esaminate. La prospettiva generale è quella di uno studio delle continuità e discontinuità che hanno contrassegnato la lunga e complessa trasformazione del latino nei volgari romanzi e la loro ricca simbiosi. Questa concezione, che si potrebbe definire stratigrafica a largo spettro, presuppone una visione integrata del latino e del romanzo nelle loro diverse articolazioni, obiettivo che pone problemi di non facile soluzione per la dimensione interdisciplinare necessariamente implicata. Entrano infatti in gioco temi di storia interna ed esterna della lingua latina e delle varietà romanze, di ecdotica, codicologia ed epigrafia, e le ineludibili questioni teoriche della variazione e del cambiamento linguistico, che in questo campo di indagine assumono aspetti di particolare rilievo. Per queste ragioni la collana intende proporsi come punto di incontro e occasione di dialogo tra specialisti di diversa formazione e di diverso orientamento teorico e metodologico. Si propone inoltre di ospitare studi e ricerche che siano un banco di prova per teorie e metodi. Al centro dell’interesse è la riflessione su problemi di diacronia e sincronia a partire da testi di rilevanza linguistica nel senso più ampio del termine (documentali, epigrafici, letterari), ma sono bene accetti anche contributi che, a partire da temi di grammaticografia, lessicografia, toponomastica, e dall’edizione di testi, pongono questioni di portata più generale. L’arco cronologico considerato di maggior pertinenza abbraccia i secoli IV-XII, particolarmente densi di trasformazioni linguistiche, ma non è escluso il ricorso a indagini su fasi cronologiche più antiche o recenti quando il tema trattato lo richieda.