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  • Un assaggio di Napoli

    Antonella Fabbricatore
    6,00

    La cucina è una metafora della storia e della vita. Attraverso le leggende ed i racconti delle ricette si esprime spesso l’animo di un popolo. Partenope rappresenta il luogo della integrazione e della diversità che si unisce nella ricerca del bello e del gusto. In questo piccolo libro sono illustrate le origini, spesso leggendarie, di alcuni dei piatti della cucina napoletana.

     

    Antonella Fabbricatore è una animatrice culturale, giornalista ed autrice teatrale, che opera a Giugliano in Campania mediante una associazione (Sipes) ed un giornale (Terra mia). Fa parte di 3C, Coordinamento dei Comunicatori della Cultura.

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    Antonella Fabbricatore
  • Cuori in comunità

    Antonio Trillicoso
    6,00

    U na raccolta di quattro racconti che delineano altrettante vicende umane di sopravvivenza e riscatto: Giovanni, Lulù, Federico, Vincenzo a diverso titolo, vivono in Comunità. La Comunità è lo sfondo familiare e accogliente sul quale si animano queste storie semplici, accorate, in evoluzione, che coinvolgono e commuovono il lettore.

     

    Antonio Trillicoso (Napoli, 1963), è insegnante, giornalista e scrittore. Corrispondente per diversi giornali (Il Mattino, Cronache di Caserta), televisioni e radio. Tra le ultime pubblicazioni: Io Casalese - Un giovane di Casal di Principe racconta la terra dei clan; Gesù dietro le sbarre; Comunque nascono i fiori. Fa parte di 3C, Coordinamento dei Comunicatori della Cultura.

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    Antonio Trillicoso
  • So chi mi ha uccisa

    Paola Proietti
    6,00

    Oddio, no. Oddio, no. Non può essere vero. Comincio a capire, a ricordare. La cronaca di un antico delitto irrisolto e di un probabil errore giudiziario diviene, nelle parole in prima persona della protagonista, la sua terribile scoperta, la sua catarsi.

     

    Paola Proietti, napoletana, avvocato, mamma. Questa è la sua opera prima.

  • Pino Daniele, note a margine

    Gennaro Di Biase
    6,00

    Uno studio su Pino Daniele che sa approfondire, dipanare, narrare in uno stile intenso e avvolgente, non solo l’arte, i testi e lo spirito del celebre cantante-mito, cantante-simbolo, ma diventa narrazione di grandi capisaldi della filosofia napoletana. Si riscopre Pino e si riscopre Napoli in queste pagine lucide e poetiche, che sanno anche indugiare il giusto sul rapporto tra creatività e realtà, tra anima e successo. Tra la felicità dell’essere riconosciuti e l’infelicità che ha dato la prima spinta. “È l’infelicità che fa grande il poeta. Senza dolore non c’è letteratura. E senza letteratura, probabilmente, non c’è comprensione del mondo”.

     

    Gennaro Di Biase, giornalista-scrittore, è nato a Napoli, dove vive e lavora. Dal 2013 scrive per Il Mattino, precedentemente ha lavorato per il Secolo XIX di Genova e per Il Tirreno di Pisa. Nel 2019 ha pubblicato il romanzo-saggio Lo sbarco e, due anni dopo, la novella La disgrazia di San Gennaro, entrambi per Guida Editori. Ha scritto poi diversi saggi di critica letteraria su riviste accademiche, tra cui Intersezioni de Il Mulino. Fa parte di 3C, Coordinamento dei Comunicatori della Cultura.

  • Simon est le protagoniste de ce récit, un Français qui arrive à Procida et fait de la Corricella son lieu de prédilection. Le port magique de pêcheurs prend vie dans ces pages avec toutes ses caractéristiques enveloppantes, et ses personnages mythologiques comme Cesare, ou Enzo «l’Americano». Et puis il y a la belle Olivia. L’amour s’invite facilement sur cette île de toutes les saveurs et de tous les sortilèges...

    Il protagonista di questa storia è Simone, un francese che arriva a Procida e fa della Corricella il suo luogo preferito. Il magico porto di pescatori rivive in queste pagine con tutte le sue caratteristiche avvolgenti, e i suoi personaggi mitologici come Cesare, o Enzo “l’Americano”. E poi c’è la bella Olivia. L’amore arriva facilmente in quest’isola di sapori e incantesimi...

     

    Léon Mazzella di Bosco è uno scrittore francese di origine procidana. Ha fatto di Procida e della Corricella suoi luoghi del cuore.

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    Léon Mazzella di Bosco
  • Cosa mangio per essere forte?

    Silvana Di Martino
    6,00

    Si dice colazione da re, pranzo da principi e cena da poveri: avete mai pensato quanto è importante educare i bambini anche ad una alimentazione sana?

     

    Silvana Di Martino, biologa nutrizionista, giornalista e docente. Collabora con diverse testate radiofoniche e televisive. Fa parte di 3C, Coordinamento dei Comunicatori della Cultura.

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    Silvana Di Martino
  • I problemi di Cassio Iatrosofista

    Antonio Garzya e Rita Masullo
    30,00
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    Antonio Garzya e Rita Masullo
  • Viva la vida!

    Giuseppe Silvestri
    15,00

    Un traumatico e inaccettabile tradimento, spingerà Gagga, il protagonista della storia, a lasciare la sua terra e a intraprendere un lungo e avventuroso viaggio alla ricerca di se stesso.

    La vicenda ha inizio a Napoli nei primi anni novanta e si svolgerà prevalentemente in Spagna, per poi concludersi, con sorpresa finale, nuovamente nel capoluogo partenopeo.

    Gagga, al secolo Mimmo Torani, è un tranquillo uomo comune che cerca, disperatamente, di sfuggire alle ombre opprimenti del passato. Questo suo continuo vagare lo porterà a scoprire l’esaltante ebbrezza dell’amore e a fare conoscenza con un’infinità di personaggi carichi di umanità, ma non mancheranno anche amarezze ed atroci dolori che sono l’inevitabile ma necessario condimento della vita di ogni essere umano.

     

    Giuseppe Silvestri, nasce a Napoli nel 1954 inizia il suo percorso lavorativo nella scuola che, suo malgrado, lascerà poi qualche tempo dopo per un impiego in un istituto di credito. Agli anni dell’insegnamento dedicherà il nostalgico “L’aeroplanino di carta”, racconto pubblicato nel 2020, che narra, appunto, della sua personale esperienza di giovane maestro elementare.

    Influenzato dai romanzi di Jack Kerouac, dalla Beat Generation, dal jazz e dal teatro classico napoletano, si dedica intensamente al teatro ed alla poesia, le sue più grandi passioni. Dà vita, così, ad una nutrita produzione di poesie, racconti, monologhi e commedie teatrali che vengono rappresentate con un discreto successo. Di carattere allegro ed estroverso, continua tutt’oggi le sue attività culturali nonostante la cecità, sopravvenuta a causa di una grave forma di miopia maligna.

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    Giuseppe Silvestri
  • Amicizia

    Mirella D’Orsi - Eleonora Belfiore
    15,00

    Questo libro è un dono, da scartare in un freddo giorno avvolti nel tepore di un morbido pile dal profumo di glicine sognando la dolce brezza primaverile le avventure dell’estate e i racconti dell’autunno.

    Ogni stagione della vita ha il suo perché… e… i colori dellarcobaleno

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    Mirella D’Orsi - Eleonora Belfiore
  • La parlata napolitana

    Sergio Zazzera
    6,00

    La “parlata napolitana” – lingua o dialetto che sia – va subendo un progressivo inquinamento, sia per una sua emarginazione da parte della cultura ufficiale, fatta eccezione per gli “addetti ai lavori”, sia per opera di “scuole” improvvisate, con la conseguenza che soprattutto la grafia dei vocaboli si allontana sempre più dal modello dei classici della letteratura. Questo saggetto non vuol essere una grammatica del napoletano, ma soltanto una sorta di “manuale d’istruzioni per l’uso”, che, ripercorrendo, a volo d’uccello, riferimenti storici, letterari, normativi e di attualità, intende offrire suggerimenti di morfologia e porre in guardia il lettore, nei confronti di scritti redatti in forma non ortodossa, nonché dei loro autori. Essenziali indicazioni di bibliografia sono fornite all’interno del testo, mentre l’apparato di note rinvia il lettore, desideroso di approfondimenti, a scritti e documenti di maggiore ampiezza sui singoli temi trattati.

     

    Sergio Zazzera, vomerese, nato nel 1945, è stato magistrato e attualmente svolge attività giornalistica (è iscritto all’elenco pubblicisti ed è direttore del periodico Il Rievocatore), coltivando l’hobby delle “cose di Napoli e dintorni”; dal giugno 2016 è socio corrispondente dell’Accademia Pontaniana e dal gennaio 2023 aderisce al Coordinamento dei Comunicatori della Cultura “3C”. . autore, fra l’altro, di opere sulla “parlata napolitana” più volte ristampate: Proverbi e modi di dire napoletani (Roma, Newton Compton, 1996); Filastrocche napoletane… e altro (Roma, Newton Compton, 2005); Dizionario napoletano (Roma, Newton Compton, 2007).

  • Il senso e la notte

    Enrico Guaraldo
    8,26
  • Critica e liberazione

    Luca Mandara
    22,00

    Nell’opera di Herbert Marcuse sono presenti innumerevoli e inediti riferimenti al pensiero di Immanuel Kant. Il presente volume, attraverso un’accurata ricostruzione, li ripercorre facendo emergere un’originale riflessione su aspetti della teoria critica del Francofortese. Tra questi, sicuramente, il ripensamento del kantiano dualismo tra teoria e prassi nei termini di un monito a preservare la distanza tra ragione e realtà quale mezzo per combattere la tendenza totalitaria della società contemporanea, volta ad impedire il sorgere di nuove forme di pensiero e più giuste pratiche di esistenza.

    LUCA MANDARA è attualmente assegnista di ricerca presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, dove svolge da anni le sue ricerche, in particolar modo dedicate al pensiero di Herbert Marcuse. Tra i suoi scritti più recenti è possibile ricordare: Utopia e liberazione: l’immaginazione in Herbert Marcuse (2020);“I like it”: tempo libero e società capitalistica (2019); Per una critica della società dello spettacolo partecipato (2018). Nel 2021 ha curato le inedite Lezioni americane proprio di Marcuse.

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    Luca Mandara
  • Esaurito

    Il volume analizza diversi aspetti della morfologia verbale di un corpus di documenti notarili del IX secolo, conservati nell’Archivio della Badia della S.ma Trinità di Cava de’ Tirreni. La ricerca concilia l’esame della dimensione sincronica e strutturale delle forme rilevate con una prospettiva diacronica, attraverso la quale i fenomeni presenti nei testi sono collocati nella storia del latino e nelle dinamiche della transizione dal latino alle lingue romanze. In quest’ottica, alla luce dei dati considerati, è analizzato il rapporto tra invarianza e variazione, continuità e discontinuità con una metodologia che tiene conto, oltre che di fattori linguistici, di coordinate di tipo extra-linguistico. Particolare attenzione è dedicata alla riflessione relativa all’impatto della variazione e del polimorfismo sugli esponenti, le proprietà morfologiche e le alternanze paradigmatiche.

    Simona Valente è professoressa associata di Glottologia e Linguistica presso l’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”. I suoi interessi di ricerca riguardano la morfologia e la sintassi, con particolare riferimento al latino tardo e alle varietà romanze antiche.

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    Simona Valente
  • Di strani voli

    Floriana Mazzuca
    8,00
     

    FLORIANA MAZZUCA, architetto, ha lavorato in RAI come programmista-regista, realizzando programmi sulla storia del movimento operaio e sul movimento delle donne, sull’urbanistica e sull’architettura, con una particolare attenzione alle utopie urbane e al futuro delle città.

    Ha realizzato numerose inchieste televisive per la Prima e per la Terza Rete RAI. Tra quelle realizzate, negli anni ’80 e ’90, per la Terza Rete RAI: I teatri naturali, sui musei scientifici napoletani, e Luigi Cosenza: un razionalista mediterraneo, in collaborazione con l’arch. Clara Fiorillo; La città e il progetto, sulle vicende urbanistiche della città di Napoli; Il mare e la fornace, sulla storia di Bagnoli e dello stabilimento siderurgico Italsider; La città immaginaria; All’ombra del Vesuvio. Napoli nella veduta europea dal ’400 all ’800; Fuori dall’ombra, nuove tendenze delle arti a Napoli dal ’45 al ’65. Tra quelle realizzate, negli stessi anni, per la Prima Rete RAI, vanno ricordate: per il ciclo televisivo Viaggio in Italia, il programma Il cantiere degli immortali, sul passato, il presente e il futuro dei “Sassi di Matera”; Come l’Europa scoprì il Sud; Progetto Columbus, isole nello spazio, dove ha indagato quanto la ricerca nel settore spaziale stava prefigurando: il modulo spaziale Columbus, ancora oggi, abitato dagli astronauti, ruota sulle nostre teste. Dal 1974 ha svolto intensa attività giornalistica su quotidiani e riviste specializzate. Ha pubblicato, inoltre, saggi critici, tra cui Tra avanguardia e telefoni bianchi: città, architettura e architetti nel cinema italiano del ventennio (ArQ 12 - Architettura Italiana 1920-1939, Electa Napoli, 1994) e i volumi Pianificazione commerciale e assetto del territorio (Quaderni dell’Istituto di metodologia architettonica, Università Federico II di Napoli, 1976) e Il mare e la fornace (ediesse, 1983), che faceva seguito all’omonimo programma televisivo. Negli ultimi anni si è interessata, in particolare, al rapporto tra cinema e architettura.

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    Floriana Mazzuca
  • Istituto Universitario Navale Facoltà di Scienze Nautiche Istituto di Astronomia Nautica e Navigazione

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