-
Il rito del caffè scandisce le giornate dei napoletani. Bevanda di importazione dal mondo arabo, ha assunto gradualmente caratteristiche proprie di questa terra, a partire dal Settecento in avanti. Al bar o a casa costituisce una occasione di socialità ed un momento di condivisione. Le fasi della preparazione del caffè hanno dato vita ad un artigianato che va dalla manifattura della macchinetta fino alle singole competenze nel modo di produrre e consumare la bevanda. Sorseggiare una tazzina di caffè ha in sé rappresentazione artistica, appartenenza culturale e napoletaneità.
Pietro Spirito è docente di Management delle Infrastrutture presso Universitas Mercatorum e di Economia Applicata presso l’Università Pegaso. Ha dedicato il suo impegno professionale nel settore dei trasporti. Ha pubblicato di recente Il nuovo capitalismo della mobilità (Guida 2022) e La digitalizzazione del lavoro (Guida 2023).
-
Napoli nella sua bellezza e nella sua complessità potrebbe essere paragonata ad un articolato giocattolo creato da Dio. Un giocattolo a cui il Demonio ha poi strappato le istruzioni.
Sergio Zazzera, magistrato in pensione, giornalista con l’hobby delle “cose di Napoli e dintorni”, è autore di varie opere. Per i tipi della Giannini Editore ha pubblicato il numero 1 della collana Sorsi “La parlata napolitana. Istruzioni per l’uso”. Fa parte di 3C, Coordinamento dei Comunicatori della Cultura.
-
Le madri hanno segreti che i figli non conoscono. Lorenzo, in seguito alla morte della madre, vive un percorso di rinascita attraverso i ricordi, i segreti di famiglia e un nuovo assetto familiare. Confuso dal padre, Giuseppe, che vuole risposarsi a pochi mesi dalla morte della moglie e cerca di cancellarne il ricordo, Lorenzo scoprirà l’ultimo insegnamento di Rosa, sua madre.
Roberta Scotto Galletta vive a Procida. È artista visiva e lettore forte. Ha pubblicato “La Genìa”, ottenendo la menzione al Premio Calvino nel 2005; “I Viaggi di Giuditta-Una piccola isola scintillante” (Fioranna, 2022).
-
Pacha Mama è la madre terra, ma è anche ogni madre, con il suo corpo sacro, il suo amore e il suo mistero. Un libro coraggioso, sincero, scientifico, nel quale l’autrice ripercorre le tappe che l’hanno portata a prendere una posizione netta a favore dell’abolizione universale della maternità surrogata. Racconta di come si è imbattuta nel tema complesso e delicato della gestazione per altri; come si sono sviluppati i dibattiti, a tratti anche accesi, tra femministe e come questi abbiano portato a fratture molto dolorose all’interno dello stesso movimento.
Roberta Trucco, nata Genova nel 1966, è femminista e scrittrice. Nel 2019 è uscito il suo primo romanzo Il mio nome è Maria Maddalena (Marlin editore 2019). Ha curato insieme a Cristina Guarnieri il libro Siamo tutti diversi per una teologia queer di Teresa Forcades (Castelvecchi 2016). è autrice delle prefazioni dei libri Nel ventre di un’altra di Laura Corradi (Castelvecchi 2017), de L’uomo creatore di Angela Volpini (Castelvecchi 2016) e di La teologia femminista nella storia di Teresa Forcades (Nutrimenti 2015).
-
Nel volume sono contenuti i saggi di studiosi ed esperti della conservazione integrata, rappresentazione, monitoraggio, restauro, economia della conservazione, presentati nei Congressi internazionali, da me promossi ed organizzati nel 2017 e 2018, con il Patrocinio del Dipartimento di Architettura (DiARC), della Scuola di Specializzazione in Beni architettonici e del Paesaggio (SSBAP), del Centro Interdipartimentale di Ricerca in Urbanistica ‘Alberto Calza Bini’ (Università degli Studi di Napoli ‘Federico II’); e del Comitato Italiano ICOMOS, al fine di sviluppare la cooperazione scientifica tra i vari specialisti per ampliare il ‘cantiere della conoscenza’ del patrimonio culturale anche all’apporto dell’innovazione tecnologica e del monitoraggio costante passando, poi, all’approfondimento diagnostico per ‘rimettere al centro’ il progetto architettonico e di restauro. Attraverso il continuo e proficuo confronto interdisciplinare, che prosegue da ventotto anni nel solco tracciato da Roberto Di Stefano, si è ancora accresciuto l’intenso e stimolante lavoro di ricerca nel quale confluiscono esperienze diverse (dallo studio storico al rilievo, dall’esame morfologico e dimensionale all’analisi delle caratteristiche statiche, dei materiali e delle strutture, dalle verifiche della fattibilità economica e giuridica alla formulazione dei criteri rispondenti ai principi della conservazione). Gli avanzamenti di tale ricerca sono in questo volume documentati per la diffusione e la divulgazione, in particolar modo, agli allievi ed ai giovani ricercatori, molti dei quali partecipanti attivamente ai Simposi citati, che hanno costituito la forza trainante e lo stimolo per la pubblicazione delle nuove acquisizioni scientifiche.
-
Piera è un’ispettrice di polizia, ma è anche la vedova di Donato, agente di scorta ucciso insieme al magistrato che proteggeva. Col magi- strato muoiono sua moglie ed una delle sue figlie. Patrizia Copertino è un’operatrice sociale che, insieme a tutti loro, non smette di lottare contro la violenza della camorra e le ingiustizie del mondo. Lo fa col suo compagno di vita, anziano professore con cui fonda i centri di accoglienza e recupero Nest e Together. Un intreccio di personaggi compiuti, coerenti, forti, che dipanano le loro vicende umane nell’arco di un romanzo dalla grande tensione morale e dalla coinvolgente struttura narrativa. Un tema su tutti, quello del perdono. Perdonare significa non lasciare decidere la rabbia e la sofferenza al posto nostro. È disobbedire al dolore che ci chiede vendetta attraverso un atto di riconciliazione con noi stessi e con il mondo circostante. Un processo che prevede ed ammette il fallimento del nostro ed altrui agire. In questo senso, ci piace parlare di perdono, pensandolo come un regalo che facciamo a noi e agli altri, sgombrando dal nostro cuore il veleno di certe riflessioni ‘tossiche’ e di certe esperienze negative. Nel romanzo della Costabile c’è spesso l’emozione dell’incontro, il battito d’ali di quando intercettiamo, nei momenti più impensabili della nostra vita, persone di buona volontà. Al romanzo segue una sezione di approfondimenti saggistici dedicati al tema del perdono nelle sue molteplici accezioni.GIANPAOLA COSTABILE Ha esordito pubblicando per Rogiosi Napulera e Un Borbone per amico. A questi seguono testi di narrativa etica: Educare alla legalità, C come camorra, con prefazione di don Luigi Ciotti, e 70 ma non li dimostra, sulla Costituzione Italiana. Oltre a Compassione, libro di saggistica edito da Europa Edizioni, ha pubblicato insieme a Daniela Cirillo Lo zaino della memoria (ESI) con prefazione di Roberto D’Agostino e Shoah e pietre d’inciampo. Intrecci di storia tra i vicoli e le calli (La Valle del Tempo) con prefazione di Viola Ardone. Sul tema della memoria al femminile Donne-Madonne (ESI), con prefazione di Maurizio De Giovanni. Molti dei suoi racconti, selezionati in diversi contest letterari, sono pre- senti in svariate raccolte miscellanee.
-
Uno studio su Pino Daniele che sa approfondire, dipanare, narrare in uno stile intenso e avvolgente, non solo l’arte, i testi e lo spirito del celebre cantante-mito, cantante-simbolo, ma diventa narrazione di grandi capisaldi della filosofia napoletana. Si riscopre Pino e si riscopre Napoli in queste pagine lucide e poetiche, che sanno anche indugiare il giusto sul rapporto tra creatività e realtà, tra anima e successo. Tra la felicità dell’essere riconosciuti e l’infelicità che ha dato la prima spinta. “È l’infelicità che fa grande il poeta. Senza dolore non c’è letteratura. E senza letteratura, probabilmente, non c’è comprensione del mondo”.
Gennaro Di Biase, giornalista-scrittore, è nato a Napoli, dove vive e lavora. Dal 2013 scrive per Il Mattino, precedentemente ha lavorato per il Secolo XIX di Genova e per Il Tirreno di Pisa. Nel 2019 ha pubblicato il romanzo-saggio Lo sbarco e, due anni dopo, la novella La disgrazia di San Gennaro, entrambi per Guida Editori. Ha scritto poi diversi saggi di critica letteraria su riviste accademiche, tra cui Intersezioni de Il Mulino. Fa parte di 3C, Coordinamento dei Comunicatori della Cultura.
-
Non è facile spiegare a un bambino che le persone che amiamo possono scomparire. Come in questa favola: Pino e Rocco sono nati in case vicine, in un paesino del Salento, in un tempo indefinito ma non lontano. Si conoscono da sempre e sono inseparabili. Corrono tra i boschetti e le spiagge, giocano a calcio, fanno scherzi agli abitanti del borgo, ridono, sono felici. Soprattutto, si vogliono bene. Però, un brutto giorno, viene fuori che Rocco non c’è più. Dove è finito? Riuscirà Pino a superare la sparizione del suo migliore amico?
Giovanni Chianelli, nato a Napoli, è giornalista e autore. In passato ha collaborato con La Repubblica, oggi scrive per Il Mattino e L’Espresso. È autore di libri, drammaturgie, documentari, format televisivi e radiofonici; tiene corsi di scrittura creativa per scuole ed enti pubblici. Ha curato il saggio “La parola mala”, ha scritto la biografia “Raiola. Per i nemici Mino”, “Ritorno all’opera”.
Sonia Giampaolo nasce a Napoli, dove studia, prima, Grafica d’arte presso l’Accademia di belle arti, poi Illustrazione presso la Scuola italiana di Comix. Lavora come illustratrice al video musicale di Scapestro “Essere luce”, per “Futura”, la newsletter del Corriere della sera, e la testata “La testata - testa l’informazione”.
-
Vittorio Pandolfi (Napoli 1931) grafico, designer e fotografo, fonda negli anni ’60 con Bruno Di Bello lo Studio DP2, ha insegnato Progettazione Arte della stampa all’Istituto Statale d’Arte Filippo Palizzi (dal 1962 al 2000).
Barbara Bergaglio (Torino 1971) si occupa di archivi fotografici dal 1996, è responsabile del progetto Archivi di CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia, insegna Storia della Fotografia e Archivi fotografici presso l’Università degli Studi di Torino.
Giovannangelo De Angelis (Ischia 1973), architetto, fondatore e presidente dell’associazione PIDA - Premio Internazionale Ischia di Architettura che dal 2008 organizza l’omonimo premio.
Leonardo Di Mauro (Milano 1948) Professore ordinario di Storia dell’architettura. I suoi studi sono stati rivolti anche alla Storia della città e del paesaggio attraverso la cartografia, le vedute, i resoconti di viaggio e le guide.
Maria Antonella Fusco (Napoli 1954), storica dell’Arte, già dirigente dell’Istituto Centrale per la Grafica, ha insegnato Storia e tecnica della Fotografia presso l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli dal 1994 al 2014.
Donatella Pandolfi (Napoli 1962) docente di Design del Libro, si occupa di fotografia e restauro, curatrice dell’Archivio Fotografico Vittorio Pandolfi.
-
Il libro propone uno studio diacronico del movimento religioso dei Testimoni di Geova; lo studio è affrontato da differenti prospettive: sociologica, storica e giuridica. Dal punto di vista sociologico, il testo indaga il tema della marginalità sociale e ne esamina le implicazioni con riferimento all’appartenenza al gruppo religioso discusso. Dal punto di vista storico, propone una riflessione sulle origini americane del gruppo studiato e, per quanto riguarda la sua diffusione in Italia, offre ai lettori una panoramica sul fenomeno del dissenso sviluppatosi nell’ultimo quarantennio. Dal punto di vista giuridico, il volume presenta un’originale proposta per inquadrare nel nostro ordinamento giuridico la prassi di isolamento sociale, sistematicamente promossa dai vertici dei Testimoni di Geova.
Achille AVETA, giornalista e saggista napoletano, da anni è noto per i suoi documentati studi, pubblicati da Giannini Editore, LEV, D. Flaccovio Palermo, ED Napoli e Roma; traduttore dall’inglese per ED Roma e Bologna, ESD Bologna.
Sergio POLLINA, conferenziere e saggista catanese, ha pubblicato sul tema della religiosità alternativa in italiano per Ed. San Paolo, LEV e in spagnolo per Ed. San Paolo; traduttore dall’inglese per ED Roma ed ESD Bologna.
Michele SABINO, avvocato piemontese con particolare competenza in diritto ecclesiastico.
Carlo PIMO è pseudonimo di un ricercatore indipendente, che ha scelto di celare la propria identità per evitare che l’ostracismo geovista interferisca sulle proprie dinamiche familiari, essendo ancora Testimone di Geova; attualmente è attivo in Trentino.